Portale di informazione sulle acque sotterranee e non solo

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LE ACQUE IN SARDEGNA

Una delle cinque regioni autonome italiane, cosi come definita dalle Leggi Costituzionali  dello Stato Italiano, istituita con una legge costituzionale del 1948, che prevede, soprattutto per quanto riguarda le acque, una gestione che non riconosce il ruolo tariffario dell’Autorità di riferimento (ARERA), con la conseguenza che la gestione della risorsa idrica, soprattutto nel caso del Servizio Idrico Integrato, è non uniforme al territorio nazionale. ( Sentenza n. 142/2015, pubblicazione in G. U. 15/07/2015 n. 28.). Confusione non risolta neanche con la variazione dell’articolo 117 della Costituzione, che, anzi, ha portato frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale di contenziosi tra Stato e Regioni autonome italiane.
Il portale Sardegna Ambiente permette di accedere a tutte le informazioni inerenti le tematiche ambientali e agli Enti regionali che se ne occupano.
Per le acque le suddivisioni sono inerenti la qualità, la quantità,  il servizio idrico integrato e, soprattutto, gli strumenti di pianificazione. In ogni pagina un breve riassunto dei compiti e della normativa con la possibilità di scaricare le leggi di riferimento.
Interessante che la Regione abbia una sezione riguardante i cambiamenti climatici.

DATI REGIONALI

Sempre nell’ambito dei portali nel Sardegna Geoportale sono inseriti dati  geografici con strumenti per la visualizzazione online dei dati cartografici, la ricerca e il download dei dati di rilevanza territoriale, come vincoli idrogeologici, vari piani. Vi è la possibilità di visualizzare e scaricare dati.

Il SardegnaCedoc è un sistema informativo territoriale che funziona sia da banca dati che da elaboratore per l’emissione dei giudizi sulle varie caratterizzazioni della qualità delle acque. Il database è organizzato in maniera tale da poter dare una serie di informazioni di supporto per una vera e propria caratterizzazione dei bacini idrografici (corpi idrici significativi e d’interesse).

AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO

Per garantire l’unitarietà della gestione delle attività di pianificazione, programmazione, regolazione nei bacini idrografici della regione è istituita dalla legge regionale n. 19 del 2006, art. 12, l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna quale direzione generale della Presidenza della Giunta. Ha la funzione di segreteria tecnico-operativa, di struttura di supporto logistico-funzionale dell’Autorità di bacino e di struttura tecnica per l’applicazione delle norme previste dalla direttiva comunitaria n. 2000/60/CE; a tal fine svolge compiti istruttori, di supporto tecnico, operativo e progettuale alle funzioni di regolazione e controllo proprie della Regione e realizza una attività di ricerca e sviluppo. In pratica è coincidente con l’Autorità di Bacino regionale, che opera in collaborazione con gli enti locali territoriali e gli altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nel bacino idrografico.
Alla pagina della pianificazione sono presenti e scaricabili tutti i documenti relativi al Piano di Bacino e tutti i piani approvati ad esso collegati.


ENTE DI GOVERNO D’AMBITO

Il servizio idrico integrato della Sardegna (S.I.I.) è un servizio pubblico essenziale somministrato in un unico ambito territoriale regionale.Il S.I.I. ha riunito, in applicazione della normativa nazionale di settore, in una gestione unica, le precedenti numerose gestioni. L’affidatario in house del servizio, ai sensi dell’art. 113, comma 5, lettera C) del D.Lgs. n. 267/2000 è la società ABBANOA s.p.a., risultato di una serie complessa di passaggi che dal mese di Gennaio 2005, ha dapprima condotto alla creazione di un consorzio tra i precedenti gestori, Ente Sardo Acquedotti e Fognature (E.S.A.F.), S.I.M. Cagliari, S.I.I.N.O.S. Sassari, Govossai Nuoro e diversi comuni in economia, denominato SIDRIS, e successivamente, dal 1° gennaio 2006, ha assunto l’attuale veste giuridica in sostituzione delle vecchie gestioni.
Un esaustivo sito con piani e programmi disponibili.

ENTE ACQUE DELLA SARDEGNA

L’Ente acque della Sardegna, con sede a Cagliari in via Mameli n. 88, è l’Ente pubblico non economico strumentale della Regione, nato con la Legge regionale n. 19 del 2006, che gestisce il sistema idrico multisettoriale dell’isola rappresentato  dall’insieme di tutte le opere di approvvigionamento idrico e di adduzione destinate ad alimentare, direttamente o indirettamente, più aree territoriali e diverse categorie di utenze (settore civile per l’uso potabile, quello irriguo, quello industriale) al fine della perequazione delle quantità e dei costi dei consumi.
L’Ente produce e fornisce acqua per i diversi usi (civile, irriguo e industriale) ai grandi utenti nel territorio regionale, in particolare:


AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE DELLA SARDEGNA

L’Agenzia -Arpas, istituita con la legge n. 6 del 2006, è un’agenzia regionale che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e per la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati. L’Agenzia è l’organo tecnico che supporta le autorità competenti in materia di programmazione, autorizzazione e sanzioni in campo ambientale, a tutti i livelli di governo del territorio: la competenza tecnico-scientifica è la sua componente distintiva e qualificante. Esiste un web-gis essenzialmente orientato alla meteorologia.

Climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010

Come scrive Il Sistema delle Agenzie Nazionali Nel 2021 Arpa Sardegna pubblica due rapporti strettamente connessi: Climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010 ed Elaborazione della climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010.
Il primo rapporto, svolto in collaborazione tra il Dipartimento Meteoclimatico di ARPAS e il Settore di Climatologia Operativa di ISPRA, descrive le attività realizzate per l’aggiornamento della climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010, per mezzo di procedure di controllo e di elaborazione delle serie di dati storici di temperatura e precipitazione.
Il secondo rapporto descrive l’attività svolta dal gruppo di lavoro per l’aggiornamento della climatologia nel corso dell’anno 2019, durante il quale si è completata la raccolta, il controllo e l’integrazione delle serie di dati storici di temperatura e precipitazione provenienti dai due database, quello in dotazione al Dipartimento Meteoclimatico e quello fornito dal Servizio Idrogeologico ed Idrografico, i controlli di qualità dei dati nonché la produzione di un set preliminare di indicatori climatici per il trentennio 1981-2010.


CONSORZI DI BONIFICA

I Consorzi di Bonifica presenti sul territorio sono numerosi, nonostante recenti accorpamenti:

CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Con la  Legge Regionale 9/06 la gestione delle concessioni di derivazione d’acqua è suddivisa tra Regione e Province. La Regione rilascia la concessione per portate uguale o superiori a 10 l/sec, mentre le Province per le altre compresi gli usi domestici.

Le pagine dedicate sono le seguenti:

L’ACQUA  IN CALABRIA

La Regione Calabria ai sensi della Legge regionale 22 giugno 2015, n. 14: ” Disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 aprile 2014, n.56” pubblicata sul Burc n. 42 del 24 giugno 2015 le funzioni relative alle concessioni ha avocato a se la gestione del demanio idrico.

Il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente ha in carico la gestione, tra l’altro, del demanio idrico tramite il settore dedicato, dove è reperibile anche la modulistica relativa.

DOCUMENTAZIONE TECNICA REGIONALE

GeoPortale della Regione Calabria

Sono inseriti dati ed informazioni riguardanti il territorio, anche scaricabili.


AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE DELLA CALABRIA (Arpacal)

In attuazione della L. 61/94, la Legge della Regione Calabria n. 20 del 3 agosto 1999 ha istituito L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), che “opera per la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l’obiettivo dell’utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine dell’individuazione e rimozione dei fattori di rischio per l’uomo, per la fauna, per la flora e per l’ambiente fisico”.

Sito estremamente parco di informazioni, dati, pubblicazioni. La pagina del tema “acqua” contiene solo un elenco.


AATO (Ambiti territoriali ottimali)

Con Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, pubblicata sul BURC n. 48 del 18 maggio 2017 è istituita l’Autorità Idrica della Calabria (AIC) , che è l’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato, nel territorio comprendente l’intera circoscrizione regionale.
L’AIC è un ente pubblico, rappresentativo della Città metropolitana di Reggio Calabria e dei Comuni della Calabria, e effettua  l’esercizio delle competenze spettanti agli enti locali in materia di gestione delle risorse idriche.
L’AIC svolge le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato, nel rispetto delle determinazioni adottate dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico.
Il funzionamento dell’AIC è disciplinato dalle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 256 del 27/07/2015 e n. 461 del 12/11/2015.

La società di gestione del Servizio Idrico  è la Sorical, società risorse idriche calabresi che, dal 2004, gestisce in concessione tutti gli impianti che l’ex Cassa per il Mezzogiorno ha trasferito alla Regione. Garantisce l’erogazione dell’acqua potabile a 363 Comuni, attraverso 6000 km di condotte, 900 serbatoi, 300 impianti di sollevamento; 13 impianti di potabilizzazione; 7 traverse di derivazione e 2600 nodi di erogazione. Due invasi: La Diga dell’Alaco, completata, dopo 40 anni, nel 2010 al servizio di quasi tutti i comuni del Vibonese. La Diga del Menta, che garantirà acqua potabile alla città di Reggio Calabria.

Sulla gestione delle fognature non è dato sapere. Sul sito c’è il vuoto assoluto.



AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE

L’Autorità di Bacino della Calabria,  istituita a seguito della legge regionale n. 35 del 29 novembre 1996, fa parte del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale che comprende un territorio vasto comprendente più regioni e autorità di bacino.


 CONSORZI DI BONIFICA

I consorzi presenti sul territorio calabro sono numerosi:


L’ACQUA IN ABRUZZO

L’acqua (superficiale e sotterranea) è un bene di tutti e come tale non può essere sfruttata illimitatamente e senza l’autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte. Tutti i soggetti pubblici o privati che vogliono derivare acque pubbliche sul proprio terreno o sul terreno altrui, devono chiederne la concessione alla Regione Abruzzo ai sensi del Regolamento emanato dalla Regione Abruzzo il 13 agosto 2007 con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 3.
Sono definite ( art.8 D.P.G.R. 13 agosto 2007, n. 3/Reg.):
  • piccole derivazioni da acque superficiali;
  • piccole e grandi derivazioni da acque sotterranee;
  • piccole e grandi derivazioni da acque sorgive.
Le competenze per i procedimenti concessori sono così ripartite ( art.9 D.P.G.R. 13 agosto 2007, n. 3/Reg.):
  • alle Provincie: tutte le piccole derivazioni;
  • alla Regione Abruzzo, Direzione preposta alla gestione acqua: tutte le grandi derivazioni.
A seguito della  legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle citta’ metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”  la Provincia di Chieti ha restituito  alla Regione Abruzzo a far data dal 01/04/2016 le sue competenze in merito alle acque.
Uno degli strumenti a supporto della gestione della risorsa idrica è il Piano di Tutela delle Acque adottato nel 2010, mentre per fronteggiare i cambiamenti climatici la Regione ha iniziato un percorso che definisca il profilo climatico attraverso il progetto PACC Abruzzo – Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Infatti, il territorio abruzzese, a causa delle sue intrinseche caratteristiche orografiche, territoriali e socioeconomiche e della sua ubicazione, è una delle regioni dell’intero territorio italiano con la più alta vulnerabilità ai cambiamenti climatici. Ciò è dovuto al fatto che la regione è caratterizzata dalla più alta diversità climatica dell’Italia peninsulare, passando dal clima temperato-caldo della fascia costiera al temperato freddo dei maggiori rilievi appenninici. Inoltre è stato predisposto uno studio sulle risorse idriche suddivise per bacino essenzialmente orientato allo sfruttamento energetico.
La Direttiva Europea 2007/60/CE, recepita nel diritto italiano con D. Lgs. 49/2010, ha dato avvio ad una nuova fase della politica nazionale per la gestione del rischio di alluvioni, che il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) deve attuare, nel modo più efficace, che attua attraverso le autorità di bacino ed i distretti idrografici di cui parte.
Nella Regione Abruzzo si sono anche avviate le procedure per l’attuazione dei Contratti di Fiume.
GEOPORTALE E OPEN DATA

Esiste un geoportale da cui si scaricano carte tematiche che riguardano essenzialmente uso del suolo, agricoltura e cartografia di base. E’ presente anche una pagina con i links a tutti i geoportali in Italia con riferimenti anche esteri e alle reti GNSS, utile strumento di lavoro. Mentre nel portale Open data, ossia i dati disponibili per tutti i cittadini, ci sono le informazioni, tra l’altro, di quanta acqua viene erogata attraverso gli acquedotti.

DISTRETTI IDROGRAFICI ED AUTORITA’ DI BACINO

Il territorio abruzzese ricade nell’ambito del Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale e nell’ambito del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.

Bacini idrografici regionali e Bacino idrografico del Fiume Sangro

Bacino idrografico del Fiume Tronto

Bacino idrografico del Fiume Liri

Bacino idrografico del Fiume Trigno


Logo Arta Abruzzo - Agenzia Regionale Per La Tutela Dell'Ambiente

L’Arta, Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente della Regione Abruzzo, viene istituita con l’approvazione della Legge Regionale n. 64/98. La legge attua organicamente quanto disposto dalla L. n. 61 del 21 gennaio 1994, che, insieme all’istituzione dell’ANPA, – Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – provvede alla riorganizzazione dei controlli ambientali. Effettua monitoraggi e controlli sui temi ambientali tra cui le acque e sono disponibili tutti i rapporti prodotti.

Il Web-gis Arta, ossia la georeferenziazione di temi ambientali, ha una serie di layer tematici tra cui l’ubicazione dei punti di monitoraggio delle acque sotterranee e superficiali.


ENTE REGIONALE  SERVIZIO IDRICO

L’organizzazione del Servizio Idrico Integrato è disciplinata dalla L.R. 12 aprile 2011, n. 9 “Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo” che al comma 5 dell’art. 1 individua un Ambito Territoriale Unico Regionale (ATUR) coincidente con l’intero territorio regionale. Di conseguenza si istituisce l’ente pubblico denominato Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato (ERSI), competente per l’ATUR. All’ERSI sono attribuite, ai sensi dell’art. 2, comma 186 bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, tutte le funzioni ed i compiti assegnati dalla L.R. 2/1997 e successive modifiche, dal D.lgs.152/2006 e successive modifiche e da altra normativa di settore, agli Enti d’Ambito soppressi.
Le società di gestione sono elencate in una pagina apposita.


CONSORZI DI BONIFICA

Consorzi di bonifica
Consorzi di bonifica montana

CONCESSIONI

Provincia di L’Aquila

Disponibile la modulistica per procedere ad attivare il procedimento amministrativo per il rilascio della concessione.

Provincia di Chieti

I SERVIZI Servizio Tecnico Ambiente – Emissioni in Atmosfera e Servizio Acque – Scarico Acque Reflue SONO STATI TRASFERITI ALLA REGIONE ABRUZZO A FAR DATA DAL 1/4/2016.

Provincia di Pescara

non ci sono informazioni (aggiornamento 10 maggio 2022)

Provincia di Teramo

Tutto ciò che concerne l’uso delle risorse idriche come regolamenti, normativa è scaricabile qui.

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Una delle 5 regioni autonome italiane, istituita con una legge costituzionale del 1948, che prevede, soprattutto per quanto riguarda le acque, una gestione che non riconosce il ruolo tariffario dell’Autorità di riferimento (ARERA), con la conseguenza che la gestione della risorsa idrica, soprattutto nel caso del Servizio Idrico Integrato, è non uniforme al territorio nazionale. ( Sentenza n. 142/2015, pubblicazione in G. U. 15/07/2015 n. 28.). Confusione non risolta neanche con la variazione dell’articolo 117 della Costituzione, che, anzi, ha portato frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale di contenziosi tra Stato e Regioni autonome italiane.

Dopo alterne vicende e a seguito della promulgazione del Secondo Statuto, approvato dal Parlamento italiano il 10 novembre 1971, la Regione Trentino Alto-Adige  assegna alle due Province di Trento e di Bolzano un vasto numero di competenze legislative detenute fino ad allora dalla Regione, a cui se ne aggiunsero altre trasferite dallo Stato, tra cui l’ambiente e le risorse naturali.

PROVINCIA DI BOLZANO

La Provincia di Bolzano ha assegnato la trattazione della risorsa idrica sia dal punto di vista tecnico che amministrativo, comprensivo della costruzione di piccoli acquedotti, all’Agenzia Provinciale per l’Ambiente.

Sul sito è disponibile una ricca documentazione facilmente accessibile dalla prima pagina dedicata, comprensiva di linee guida, pubblicazioni e modulistica. Sono pubblicati a cadenza abbastanza regolare report sulla qualità delle acque.

DATI

Raccolti su un open-source i dati del territorio della provincia sono gestiti da un gruppo di esperti. Molto ricco di categorie, in particolare per le acque ci sono stazioni idrometriche, catasto sorgenti. Tutti i dati sono scaricabili solo inviando una richiesta via E-mail.

ATO (Ambito territoriale ottimale)

La legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, prevede la riorganizzazione solo dei servizi di fognatura e depurazione sulla base di ambiti territoriali ottimali, tenendo conto dell’omogeneità idrogeografica e di adeguate dimensioni gestionali, sentiti i comuni, il Consorzio dei comuni e le comunità comprensoriali.

A partire dal 2006 è presente la gestione unitaria degli impianti di depurazione dei vari Ambiti Territoriali Ottimali:

ATO 1Venosta” :  val Venosta

ATO 2 :Bolzano, Burgraviato, Oltradige Bassa Atesina, Salto Sciliar

ATO3 Valle Isarco, Alta Valle Isarco che tratta anche la fornitura di acqua potabile oltre che la depurazione

ATO4 Val Pusteria tramite la società di gestione “ARA Pustertal Spa“.

La qualità dell’acqua potabile distribuita in Alto Adige è consultabile tramite mappa digitando il nome del Comune interessato.

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PROVINCIA DI TRENTO

Il Trentino, grazie alla sua conformazione geografica, è un’area con una certa abbondanza d’acqua.

La Provincia di Trento ha una serie di siti tematici inerenti l’ambiente che sono disponibili in una pagina dedicata.
Il coordinamento di tutte le agenzie e uffici riferentesi all’ambiente è gestito dal Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione. In particolare la gestione delle acque dipende dall’Agenzia Provinciale per le risorse idriche e l’energia, di cui fa parte l’Osservatorio Provinciale dei Servizi Idrici, previsto dall’art. 15 del Piano di Tutela delle Acque 2015, che si occupa della raccolta e dell’organizzazione di informazioni e dati sui servizi idrico-potabili e sulle relative infrastrutture, curando inoltre l’analisi e la sperimentazione di nuove soluzioni per il buon uso dell’acqua.

La modulistica è disponibile qui, per qualsiasi autorizzazione, concessione o comunicazione.

Il 10 maggio 2022 è stata depositata la sentenza della Corte Costituzionale  nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 8, commi 9 e 14, 10 e 16 della legge della Provincia autonoma di Trento 21 ottobre 2020, n. 9, recante «Modificazioni della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni per l’attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235. Istituzione dell’azienda speciale provinciale per l’energia, disciplina dell’utilizzo dell’energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell’articolo 13 dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15 dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7), della legge provinciale sull’energia 2012, della legge provinciale sulle acque pubbliche 1976 e della legge provinciale sull’agricoltura 2003»

Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente – APPA 

il logo dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) è stata istituita con la L.P. 11 settembre 1995, n. 11, ai fini dell’attuazione organica della legge 21 gennaio 1994, n. 61, recante disposizioni urgenti sulla riorganizzazione dei controlli ambientali e istituzione dell’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente.  Esaustiva la pagina dedicata ai controlli e  gestione della risorsa idrica.


L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente è dal 2020 la nuova struttura provinciale di riferimento per le attività di supporto scientifico e di coordinamento in materia di cambiamenti climatici

Per ulteriori approfondimenti

DISTRETTO ALPI ORIENTALI

Il Distretto delle Alpi Orientali, opera sui bacini idrografici nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e marginalmente in Lombardia, nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, nonché su alcuni bacini transfrontalieri al confine con Svizzera, Austria e Slovenia.

L’ambito territoriale copre circa 40.000 km2, in cui vivono circa 7,1 milioni di abitanti.

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Nelle more dell’attivazione dell’Autorità Distrettuale, le funzioni sono svolte dalle Autorità di Bacino di rilievo nazionale esistenti nel Distretto.


AUTORITA’ DI BACINO FIUME ADIGE

 L’Autorità di Bacino del Fiume Adige  è, come tutte,  un organismo misto, costituito da Stato e Regioni, che opera, in conformità agli obiettivi della legge, sui bacini idrografici considerati come sistemi unitari.
Il bacino idrografico del fiume Adige interessa aree comprese nelle regioni Trentino-Alto Adige (quasi per intero il territorio provinciale di Bolzano e oltre la metà del territorio provinciale di Trento) e Veneto (la Lessinia, in provincia di Verona e di Vicenza), nonché, per una piccola parte, nel territorio svizzero.
Importante portale cartografico con dettagli tecnici ed amministrativi.

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CONSORZI DI BONIFICA

I Consorzi esistenti sono:

L’ACQUA NELLE MARCHE

Oltre alle funzioni di programmazione ed indirizzo le funzioni di concessioni le svolge direttamente la  Regione Marche  come disciplinato con  L.R. 14 giugno 2006 n. 5“Disciplina delle derivazioni di acqua pubblica e delle occupazioni del demanio idrico”

DOCUMENTI E DATI

Il Piano di Tutela delle Acque è stato approvato nel 2010 e continuamente aggiornato, mentre i dati riguardanti il territorio sono scaricabili da una pagina dedicata.
Nella regione sono attivi numerosi Contratti di Fiume, che coprono praticamente tutto il territorio. Nella pagina dell’Urbanistica e Genio Civile sono elencati le reti di monitoraggio che non sono accessibili liberamente, mentre negli Open Data ci sono carte tematiche scaricabili e nel repertorio ci sono le carte base e altre tematiche.


DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO CENTRALE

E’ il distretto di riferimento per la Regione Marche, che raccoglie le autorità di Bacino precedentemente esistenti.


SERVIZIO IDRICO E AMBITO TERRITORIALE

Il territorio marchigiano è suddiviso in 5 ATO:


AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’ Agenzia è ben distribuita sul territorio con sedi distaccate in ogni Provincia e nel sito sono disponibili le pubblicazioni effettuate negli anni.


CONCESSIONI DI DERIVAZIONI D’ACQUA

Il procedimento sia per le grandi che per le piccole è a livello regionale e le informazioni sono con relative modulistica ed indicazioni di contatti:


CONSORZI DI BONIFICA

Con la Legge Regionale n. 13/2013, si costituisce  un unico Consorzio di Bonifica delle Marche “con l’obiettivo di razionalizzare l’organizzazione consortile, ai fini di una migliore gestione e del conseguimento di risparmi di spesa” con la denominazione Consorzio di Bonifica delle Marche. 

Ha un SIT ( Sistema Informativo Territoriale) molto dettagliato ed una serie di servizi on-line.

LE ACQUE IN LIGURIA

La Regione Liguria ha un proprio sito dedicato all’ambiente e come meglio specificato nell’introduzione al capitolo delle acque: ” Come viene descritto nella sezione geologia, l’acqua ligure ha un aspetto sfuggente e contrastato: scorre raramente tranquilla in superficie, ma si nasconde più spesso nel sottosuolo, abbandona per molti mesi all’anno gli alvei dei torrenti in secca e riappare impetuosa in coincidenza dei temporali, modella la costa con onde, mareggiate e correnti”

 La gestione delle acque interne  in Liguria è affidata alla Regione che procede di concerto con le Province ed i Comuni, come prevede la normativa regionale in merito. I compiti della Regione vanno dalla pianificazione e gestione dell’intero ciclo integrato delle risorse idriche, dall’attingimento alla distribuzione di acqua potabile, dalla concessione di grandi derivazioni per uso potabile, agricolo o industriale al controllo in merito alla qualità ed alla disponibilità delle risorse, dalla localizzazione degli impianti alla depurazione di reflui e scarichi.


DATI

La Regione Liguria  ha un Portale ambientale attivo con numerose informazioni, anche geologiche,  tra cui anche la mappatura delle derivazioni idriche. Invece il Geoportale, estremamente ricco e dettagliato sui dati territoriali, è un utile strumento per casistiche varie.

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

Secondo quanto previsto dal Consiglio regionale, è stato predisposto il testo coordinato del Piano di tutela, con presa d’atto della Giunta regionale. Il testo coordinato del Piano è pubblicato qui.


DISTRETTI IDROGRAFICI

Il territorio regionale ricade per il versante padano nel Distretto Idrografico del fiume Po e per i restanti bacini nel Distretto dell’Appennino Settentrionale, su cui siti si possono scaricare i Piani di Bacino relativi.


SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI

La Legge Regionale n. 1 del 24 febbraio 2014, come modificata dalla Legge Regionale 23 settembre 2015 n.17, individua 6 Ambiti Territoriali Ottimali, le cui funzioni di enti di governo degli ATO liguri per l’organizzazione del servizio idrico integrato, inizialmente attribuite ad aggregazioni comunali, sono assegnate alle Province:

Gli ATO, come è noto, rilasciano l’autorizzazioni agli scarichi nella pubblica fognatura e quindi sono soggetti alla recente normativa sull’autorizzazione Unica ambientale. Ogni Ato ha inserito le nuove disposizioni sul proprio sito, ove presente.


ARPAL ( Agenzia della Protezione dell’ambiente ligure)

ARPAL è un stata istituita con Legge Regionale 39/95, in attuazione della Legge 61/94.

L’Agenzia è ora regolata dalla legge regionale n° 20 del 4 agosto 2006 e s.m.i., “Nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure e riorganizzazione delle attività e degli organismi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo in campo ambientale”, che mantiene in capo ad ARPAL le competenze istituzionali in campo ambientale.
Le competenze sulle acque sono molteplici e vanno dal monitoraggio all’elaborazione di dati ( per approfondire)


 

CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

La Regione è competente per le funzioni amministrative relative alle piccole e grandi derivazioni d’acqua pubblica.

Sono definite grandi derivazioni quelle che eccedono i seguenti limiti:
a) per produzione di forza motrice: potenza nominale media annua kilowatt 3.000
b) per uso potabile: litri 100 al minuto secondo
c) per irrigazione: litri 1.000 al minuto secondo o meno per irrigare una superficie superiore ai 500 ettari
d) per bonificazione per colmata: litri 5.000 al minuto secondo
e) per usi industriali, inteso tale termine con riguardo ad usi diversi da quelli espressamente indicati: litri 100 al minuto secondo
f) per uso ittiogenico: litri 100 al minuto secondo
g) per costituzione di scorte idriche a fini di uso antincendio e sollevamento a scopo di riqualificazione di energia: litri 100 al minuto secondo.

La derivazione di acque pubbliche è subordinata all’ottenimento di una concessione, a norma del Regio Decreto n. 1775 dell’11 dicembre 1933 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici); tale concessione, prima del riordino delle funzioni attribuite alle province stabilito dal D.P.G. 21/2015, era rilasciata dalla Regione, nel caso delle grandi derivazioni, oppure dalla Provincia competente per territorio, nel caso delle piccole derivazioni.
Oggi, come stabilito dalla L.R. n. 15/2015 e dal Decreto del Presidente della Giunta n. 21/2015 tutte le concessioni, grandi e piccole, sono di competenza regionale, a cura dei seguenti uffici territorialmente competenti:

  • Settore Difesa del suolo – Savona e Imperia
    Dirigente: Enrico Pastorino – enrico.pastorino@regione.liguria.it
    Savona: tel. 010 548 8363
    Imperia: tel. 010 548 8322
    Sede di Savona – via Sormano, 12
    Referente: Silvia La Barbera – silvia.labarbera@regione.liguria.it
    tel. 019 8313 305
    Sede di Imperia – piazza Roma, 2
    Referente: Katia Giordano – katia.giordano@regione.liguria.it
    tel. 010 548 8327
  • Settore Difesa del suolo – Genova
    L.go Francesco Cattanei, 3
    Dirigente: Agostino Ramella agostino.ramella@regione.liguria.it
    tel: 010 5499 849
    Dirigente Unità specialistica di staff Demanio idrico: Maria Traverso maria.traverso@regione.liguria.it
    tel.: 010.5499 691
    Referenti Derivazioni idriche:
    Marco Grita – marco.grita@regione.liguria.it
    tel: 010.5499.840 per i comuni di: Arenzano, Avegno, Bargagli, Bogliasco, Camogli, Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Cogoleto, Davagna, Genova, Masone, Mele, Mignanego, Montoggio, Pieve Ligure, Recco, Rossiglione, S. Olcese, Serra Riccò, Sori, Tiglieto e Uscio
    Alessio Brandino – alessio.brandino@regione.liguria.it
    tel: 010 549 9746 per i restanti comuni
    Per informazioni e chiarimenti, il ricevimento del pubblico si effettua il martedì e il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00, previo appuntamento.
  • Settore Difesa del suolo – La Spezia
    Via XXIV Maggio, 3
    tel: 0187 742573
    Referente: Paolo Delnevo paolo.delnevo@regione.liguria.it,
    tel. 010 548.8126

La presentazione delle istanze di derivazione è possibile tramite la compilazione dei modelli di domanda scaricabili nella sezione “Allegati”, oppure on line.

Dal geoportale si accede alle cartografia delle derivazioni idriche.


CONSORZI DI BONIFICA

Ne esiste solo uno:

Consorzio Canale Lunense