giugno 2020
Quando venne costruito il Duomo di Milano si pensava che il livello dell’acqua sotterranea non sarebbe mai cambiato. Bastava togliere pochi metri di terra e l’acqua era li, creando problemi non da poco nelle fondazioni delle costruzioni fin dai tempi dei Romani. Poi dagli anni Settanta del secolo scorso la situazione si ribaltò: la falda, causa massicci prelievi si abbassò anche di decine di metri creando altri problemi, come l’instabilità del tiburio del Duomo stesso. Ma all’inizio degli anni Novanta la situazione si ribaltò di nuovo, perchè la grandi industrie idroesigenti nella periferia milanese chiusero e la falda ricominciò a risalire.
Allora la Provincia di Milano istituì un gruppo di lavoro interistituzionale e interdisciplinare che produsse una serie di progetti, articoli e pubblicazioni varie.
Perfettamente sintetizzato nella sua presentazione odierna dell’articolo scritto nel 2000, redatto a più mani, dal professore Vincenzo Francani:
” A Milano e nei comuni della città metropolitana, come in molti centri sparsi sul territorio nazionale, le risorse idriche necessarie per gli acquedotti cittadini e per le industrie vengono estratte dalla riserva idrica sotterranea , il cui livello si abbassa rapidamente (addirittura uno-due m per anno)nei periodi di intenso sviluppo produttivo, e si innalza nei periodi di crisi economica . Le opere nel sottosuolo come le metropolitane e quelle edili, soprattutto quelle più importanti, subiscono rilevanti interferenze da queste oscillazioni dei livelli di falda. Negli anni 90 ci si rese conto, in particolare a Milano anche grazie al fatto che Provincia,Comune,MM e Regione monitoravano ormai da molto tempo i livelli di falda, ma anche in molte città italiane, che era necessario provvedere a interventi di gestione delle acque sotterranee. Si prese atto della necessità, per una corretta programmazione dei progetti urbani, di prevedere, sia pure con gli ovvi margini di incertezza, l’entità delle variazioni del livello di falda nel tempo .
Foto di mohamed Hassan da Pixabay
giugno 2019
Un interessante articolo scritto da uno dei padri della idrogeologia moderna che ci racconta la storia nella Pianura Padana della gestione delle acque nei secoli.
Lo stesso articolo appare anche su Engeology, dove è possibile reperire altri articoli e studi idrogeologici