Non occorre precisare che senza una gestione oculata della risorsa idrica ed in particolare dell’acqua dolce la vita futura sarà estremamente complicata e soggetta a profonde alterazioni.
La cooperazione e la condivisione, come sottolineano da decenni gli esperti del settore, è l’unica via possibile da percorrere e soprattutto con pervicacia e determinazione.
Quindi l’esistenza, da tempo, di questa Commissione va portata alla luce e condivisa il più possibile.
La Commissione esamina ogni problema inerente all’inquinamento o a qualsiasi altra alterazione delle acque italo-svizzere. Organizza ogni necessaria ricerca intesa a determinare l’origine, la natura e l’importanza degli inquinamenti, valorizzandone i dati ottenuti. Predispone annualmente un piano finanziario per i lavori di ricerca da sottoporre all’approvazione dei rispettivi Governi. Propone ai Governi contraenti i provvedimenti necessari per porre rimedio all’inquinamento esistente e prevenire qualsiasi inquinamento.

Chi sono i partecipanti?
Suddivisi nei due Stati italiano e svizzero sono presenti le regioni direttamente interessate, Lombardia, Piemonte, Canton Ticino e gli organi centrali come i Ministeri, oltre agli organi tecnici come le Agenzie ambientali.
Ogni anno CIPAIS approva i rapporti relativi alle acque italo-svizzere, con particolare riferimento ai laghi Maggiore e di Lugano. I rapporti sono suddivisi nelle tre Sezioni tematiche:
- Aspetti limnologici
- Sostanze pericolose
- Ambienti litorali e temi emergenti
La sede della Commissione si trova a Torino e con l’iscrizione alla newsletter si rimane aggiornati sulle novità.
