Portale di informazione sulle acque sotterranee e non solo

Concessioni di derivazione

LE ACQUE IN LOMBARDIA

La  tutela delle risorse idriche sono uno degli obiettivi  della Regione Lombardia, con una serie di delibere di Giunta e di atti legislativi. La gestione della risorsa rimane, come pianificazione e grandi derivazioni alla regione e gli uffici collegati, mentre le piccole derivazioni sono a carico delle Province e della Città Metropolitana.

La Direzione Generale Ambiente e Clima si occupa  di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile. In particolare segue le attività tecnico-amministrative e di pianificazione in materia di qualità dell’aria, mitigazione dei cambiamenti climatici, emissioni in atmosfera, bonifiche, cave e miniere, rifiuti, tutela della biodiversità.


 

DATI

I siti tematici della regione sono elencati in una pagina ad hoc, da cui si accede ad una serie di informazioni utili, come:

GEOPORTALE

Molte informazioni e database con una banca dati del sottosuolo con un minimo di dati desunti da altri elenchi. Mancano però molte informazioni che invece sono presenti in altre regioni.

OPEN DATA

Molti database presenti, suddivisi per tematiche con accesso agli open data di province e città metropolitana. Si consiglia l’utilizzo dei tag per facilitare la ricerca vista la vasta disponibilità di dati

MILANO METROPOLI RURALE

L’accordo è stato promosso da Regione Lombardia, vede come Responsabile il Comune di Milano e si basa sul riconoscimento del ruolo che i sistemi rurali integrati e un’agricoltura multifunzionale possono svolgere in riferimento al contenimento del consumo di suolo, alla fornitura di servizi (ecosistemici, culturali, sociali ..), alla costruzione di nuove relazioni tra realtà urbane e rurali.  La presenza attiva dei distretti agricoli è in questo quadro un punto di forza.

Esiste una pagina informativa sulle concessioni: le grandi derivazioni sono concesse dalla Regione, dagli Uffici territoriali regionali mentre le piccole dalle province e città metropolitana.

Le istanze di derivazione acqua pubblica dovranno essere “obbligatoriamente” presentate tramite il portale on-line di Regione Lombardia “SIPIUI”: SIPIUI


AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME PO  

La Regione Lombardia in ottemperanza alla Direttiva 2000/60  ricade nel distretto idrografico padano ed il bacino idrografico del Po interessa il territorio di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, e si estende anche a porzioni di territorio francese e svizzero.

L’ambito di competenza dell’Autorità di bacino riguarda il territorio compreso nella perimetrazione definita e approvata con DPR 01/061998 e successivamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 19/10/1998, con annessa cartografia alla scala 1:250.000.

Si segnala la Direttiva alluvioni e il Piano di Bilancio Idrico.


Agenzia Interregionale del Fiume Po

Mentre l’Agenzia Interregionale per il fiume Po –  AIPo, con quattro leggi approvate dai Consigli Regionali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, è stata istituita, dal 2003,  ente strumentale delle quattro Regioni, che raccoglie l’eredità del disciolto Magistrato per il Po (istituito nel 1956) e cura la gestione del reticolo idrografico principale del maggiore bacino idrografico italiano, occupandosi, essenzialmente, di sicurezza idraulica, di demanio idrico e di navigazione fluviale.

Per svolgere tali funzioni, AIPo è articolata con sedi territoriali nel bacino – da Torino (Moncalieri), fino a Rovigo – e ha la sua sede principale a Parma. Dal suo sito è accessibile il geoportale che raccoglie i dati delle regioni interessate riguardanti il reticolo maggiore. In diretta sono disponibili i dati del monitoraggio idrografico e la possibilità di estrapolare i dati storici.


SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI

In Lombardia ci sono dodici ATO, uno per provincia e città metropolitana.  Agli ATO è demandato il governo dell’intero ciclo dell’acqua che comprende le attività di captazione (ricezione), adduzione (produzione) e distribuzione di acqua a usi civili, fognatura e depurazione delle acque reflue.

Con la legge regionale 12 ottobre 2015 – n. 32 è stato costituito un unico ATO (al posto dei precedenti ATO Provincia e ATO Città di Milano) coincidente con i confini amministrativi della Città metropolitana di Milano.

A.T.O. della Provincia di Bergamo

A.T.O. della Provincia di Brescia

A.T.O. della Provincia di Como

A.T.O. della Provincia di Cremona

A.T.O. della Provincia di Lecco

A.T.O. della Provincia di Lodi

A.T.O. della Provincia di Mantova

A.T.O. della  Città Metropolitana di Milano

A.T.O. della Provincia di Monza e Brianza

A.T.O. della Provincia di Pavia

A.T.O. della Provincia di Sondrio

A.T.O. della Provincia di Varese


AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

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L‘Arpa Lombardia  si occupa della protezione dell’ambiente e fa parte del Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente , come tutte le altre Agenzie regionali e provinciali.

Nel tema delle acque è fortemente impegnata e sono disponibili due rapporti sullo stato qualitativo delle acque oltre al portale idrologico


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Pagina del servizio di riferimento : qui sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati e relativa modulistica.

La Provincia di Bergamo ha anche inserito un aggiornatissimo database cartografico delle derivazioni e molto altro liberamente consultabile. esiste anche un Geoportale, con dati molto scarni.

Provincia di Brescia

Pagina del servizio di riferimento : qui, oltre ai nominativi del personale incaricato, sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati.

La Provincia di Brescia ha inoltre un geoportale , ove è possibile reperire una serie di informazioni cartografiche utili.

Provincia di Como 

Pagina del servizio di riferimento : con i riferimenti del personale incaricato e disponibile; nella pagina introduttiva vi sono i dettagli sul procedimento amministrativo. La modulistica è reperibile qui

Provincia di Cremona 

Pagina del servizio di riferimento : qui, oltre ai nominativi del personale incaricato, sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati; a lato della pagina c’è la possibilità di scaricare la modulistica.

E’ consultabile a parte il link alle spese di istruttoria.

La Provincia di Cremona ha un portale cartografico, dove sono consultabili, informazioni utili per le derivazioni d’acqua sotterranea.

Provincia di Lecco 

Pagina del servizio di riferimento: qui, oltre ai nominativi del personale incaricato, sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati.

Provincia di Lodi

Pagina di riferimento del Servizio: qui è possibile reperire i contatti per la richiesta di informazioni.

Provincia di Mantova 

Pagine di riferimento del servizio: qui è possibile reperire i riferimenti del servizio ed accedere alla pagina della modulistica.

La Provincia si è dotata di un geoportale con numerosi dati ambientali.

la Provincia di Mantova dispone di alcune pagine di domande frequenti ( FAQ) ed alcune di queste sono di chiarimento per il demanio idrico nella sezione ambiente.

Città Metropolitana di Milano

Pagine di riferimento del servizio:  qui è possibile reperire  le informazioni relative alla procedura per il rilascio delle concessioni di derivazioni d’acqua.

SERVIZI ON-LINE

Da questa pagina si accede ai vari servizi offerti on-line riferiti all’ambiente

Provincia di Monza e Brianza 

Pagina di riferimento del servizio: qui è possibile scaricare la modulistica e tutte le informazioni necessarie.

Provincia di Pavia 

Nessun dato

Provincia di Sondrio

Pagina introduttiva del servizio : con i nominativi del personale e la modulistica con le procedure.

E’ attivo anche un sistema cartografico a varie modalità di accesso.

Provincia di Varese 

pagina di riferimento per le concessioni di derivazioni d’acqua  con la modulistica e l’iter concessorio dettagliato.
invece per i contatti si consulta l’organigramma.
E’ disponibile un sito di  cartografia on-line con alcune informazioni utili ( vai al sito).


CONSORZI DI BONIFICA

In regione ci sono numerosi consorzi irrigui e di bonifica che si sono associati in un consorzio regionale, dal cui sito si accede a tutti gli enti associati

LE ACQUE IN CAMPANIA

La Regione Campania ha un ricco sito per la difesa del suolo, dove tratta i numerosi temi inerenti il territorio. La Campania è solcata da pochi ma relativamente importanti corsi d’acqua. Il fiume Volturno è quello più importante ed è lungo all’incirca 170 Km mentre l’area del bacino idrografico, che è di circa 5600 Km2, rappresenta quasi il 40% dell’intero territorio regionale.
Il bacino idrografico è costituito dall’insieme di due importanti bacini: quello dell’alto Volturno, che si individua prevalentemente in rocce carbonatiche, e quello del Calore Irpino in cui prevalgono i litotipi argillosi. Il secondo fiume della Campania è il Sele che nasce dal Monte Cervialto dalla sorgente di Caposele ed ha una lunghezza di circa 65 Km mentre il suo bacino ha un’estensione areale di circa 3200 Km2.

Dalla pagina introduttiva si accede ad una serie di informazioni, compreso l’accesso al sistema informativo territoriale.

DATI E SISTEMA INFORMATIVI 

La Regione Campania, con la approvazione della Legge 16 dicembre 2004, n. 16, recante “Norme sul Governo del Territorio” ha istituito, all’art. 17, il Sistema Informativo Territoriale che, nel rispetto delle funzioni istituzionali di ciascun Settore, avrà il compito di coordinare l’informazione geografica della Regione e consentire a quanti operano, a diverso titolo, sul territorio regionale di avvalersi in tempi rapidi degli strumenti operativi di conoscenza al fine di indirizzare le scelte di pianificazione e di natura economica valutando le specificità del territorio regionale. Alcune informazioni sono ad accesso riservato, e bisogna registrarsi.

Il Piano di Tutela delle Acque è stato aggiornato nel 2020.


DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO MERIDIONALE

Sulle sua pagine web sono disponibili i piani- programmi. Sono rimasti alcuni siti delle antecedenti autorità di bacino come:


AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’organizzazione “a rete” di Arpac si compone di una struttura centrale, con sede a Napoli, e cinque dipartimenti provinciali. La struttura centrale (Direzione generale, Direzione tecnica e Direzione amministrativa) definisce le politiche di indirizzo e di sviluppo, coordina le attività tecnico-scientifiche e amministrative dell’ente e ne elabora le strategie di comunicazione. Nell’ambito della Direzione tecnica, d’altra parte, sono presenti diversi comparti tematici: tra questi, Siti contaminati e bonifiche, Tutela dell’ambiente marino-costiero e oceanografia, Rifiuti e uso del suolo.

La tematica acque si è arricchita di alcuni approfondimenti recenti.


ENTE IDRICO CAMPANO

Riferimento unico per la gestione del Servizio Idrico Integrato, creato con Legge regionale 2 dicembre 2015, n. 15.
“Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, con vari distretti.


CONSORZI DI BONIFICA

In parte raggruppati sotto un consorzio regionale , Campania Bonifiche , sono i seguenti:


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

In base alla  L.R. 29 maggio 1980, n. 54 (Delega e sub-delega di funzioni regionali ai Comuni, alle Comunità Montane e alle Province e disciplina di provvedimenti legislativi ed amministrativi regionali concernenti le funzioni delegate e sub-delegate), e al Regolamento Regionale 12 novembre 2012, n. 12 così come modificato Regolamento Regionale 6 marzo 2018, n. 2., sono sub-delegate alle province tutte le funzioni amministrative in materia di acque ed acquedotti. Le grandi derivazioni sono rilasciate a livello regionale e si consiglia di contattare l‘URP.

PROVINCIA DI AVELLINO

Per le concessioni si fa riferimento ad una pagina dedicata, dove si scarica anche la modulistica.

PROVINCIA DI BENEVENTO

La Provincia dispone di un SIT, ad accesso regolamentato. Esiste la modulistica per pozzi.

PROVINCIA DI CASERTA

Sullo sportello on-line è disponibile la modulistica acque  e i contatti 

CITTA’ METROPOLITANA DI NAPOLI

In una pagina dedicata si trovano i riferimenti, la modulistica ed il procedimento. Mentre per l’autorizzazione all’escavazione è un’altra struttura, dove è anche possibile accedere al catasto pozzi, previa richiesta. E’ presente anche un SIT

PROVINCIA DI SALERNO

La Provincia ha un Geoportale con numerosi dati di base, mentre la modulistica, i riferimenti e le indicazioni per il rilascio di concessioni si trovano in un’altra pagina


LE ACQUE IN EMILIA ROMAGNA

La Regione Emilia – Romagna  è, dal punto di vista idrologico, un territorio complesso; l’acqua si presenta  in molte differenti forme, che  interagiscono tra loro formando un complesso intreccio di corpi idrici, superficiali e sotterranei, che modellano e caratterizzano la morfologia ed il paesaggio. La Regione ha predisposto da tempo interventi, controlli e piani, dedicandoci un sito apposito, suddiviso secondo le tipologie delle acque.

La tutela delle acque superficiali e sotterranee  si basa su attività di pianificazione, gestione, controllo e valutazione di questi corpi idrici. La Regione elabora e predispone gli indirizzi e le linee per lo sviluppo delle reti di monitoraggio quali-quantitative, la definizione delle banche dati e la valutazione dei risultati rilevati. Fin dal 1976 è stata istituita una prima rete di monitoraggio delle acque sotterranee, limitatamente al controllo della piezometria  ( livelli di falda) e della conducibilità; nel 1987-88 sono stati aggiunti una serie di nuovi pozzi e le indagini sono state ampliate anche alla componente qualitativa.

La Regione ha  pubblicato un portale di dati ambientali molto aggiornato. Il sito Dati ambientali dell’Emilia-Romagna è nato con l’obiettivo di apportare un’innovazione all’interno del sistema reportistico ambientale regionale attraverso la creazione a partire da un report di tipo statico, “l’Annuario regionale dei dati ambientali”, di una sua corrispondente versione web.


DATI

Per le  acque sotterranee sono a disposizione sul sito della Regione Emilia Romagna carte delle riserve idriche ( vedi qui), mentre sul Geoportale sono reperibili le carte geologiche e i dati del censimento relativo alle acque interne.Altri dati sul sito di ARPAE Emilia Romagna.

Nel settembre 2020 partendo dalla raccolta di oltre 300 segnalazioni di sorgenti libere con peculiare mineralizzazione (in massima parte, sulfuree) e di sorgenti e pozzi di acque minerali e termali “storiche” (documentati nelle richieste di concessione e nei permessi di ricerca anteriori al 1999), è stata realizzata una nuova banca dati che raccoglie informazioni relative ad acque sotterranee dalle caratteristiche chimico-fisiche diverse dalla norma. Il nuovo strato informativo offre una panoramica su questa risorsa naturale, utilizzabile anche come contributo ai quadri conoscitivi per la pianificazione territoriale e per l’individuazione dei servizi ecosistemici (ad esempio legati all’aspetto turistico, storico e culturale), in attuazione della L.R. 24/2017. Verrà predisposto per la pubblicazione sulla piattaforma Minerva della Direzione generale Cura dell’ambiente e del territorio della Regione e documenta, nel settore montano della regione, le manifestazioni naturali (sorgenti) e le captazioni (sorgenti e pozzi) di acque sotterranee in massima parte “fredde” e aventi un insieme di caratteri chimici naturali tali da renderle peculiari. La nuova banca dati è illustrata da un report che offre informazioni dettagliate sulla classificazione utilizzata e sul confronto con altri fenomeni geologici riconducibili a manifestazioni naturali storicamente note nell’area appenninica della nostra regione.

I tre siti Web di cartografia interattiva per la consultazione delle carte dei suoli e carte tematiche derivate della regione Emilia-Romagna sono i seguenti:

  • WEBGIS – sono presenti tematismi puntuali, come dati ambientali, analisi terreni  e le stazioni di misura della falda.
  • CATALOGO – su questo sito sono disponibili: disegno appezzamenti, piano di concimazione, riconoscimento suoli aziendali, carta dei suoli 1:50.000, dati analisi terreni.

Si segnalano in particolare:

Presente un elenco di tutti i tematismi consultabili e scaricabili.

Per tutte le 20 regioni italiane, sono indicati i siti Web di cartografia interattiva in cui sono disponibili carte dei SUOLI e carte tematiche derivate e dove scaricare i dati.

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

Il Piano di Tutela delle Acque (PTA), conformemente a quanto previsto dal D. Lgs. 152/99 e dalla Direttiva europea 2000/60 (Direttiva Quadro sulle Acque), è lo strumento regionale volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale nelle acque interne e costiere della Regione, e a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo.


 AUTORITA’ DI BACINO E DISTRETTI IDROGRAFICI

Sempre in ottemperanza alla Direttiva 2000/60/CE, il territorio dell’Emilia-Romagna ricade in tre Distretti Idrografici, quello Padano, quello dell’Appennino Settentrionale e quello dell’Appennino Centrale. Per il territorio di competenza della Regione Emilia-Romagna l‘Autorità di Bacino del fiume Po, l’Autorità di Bacino dell’Arno e l’Autorità di Bacino del fiume Tevere hanno coordinato e redatto i Piani di Gestione della Acque rispettivamente per il Distretto Idrografico Padano, Appennino Settentrionale e Appennino Centrale, che sono stati adottati in sede di Comitato Istituzionale delle Autorità di Bacino Nazionali i Piani di Gestione dei Distretti Idrografici Padano, Appennino Settentrionale e Appennino Centrale, rispettivamente con:

– Delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po n. 1 del 24/02/2010

Delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Arno n. 206 del 24/02/2010

– Delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Tevere n. 1 del 24/02/2010.

Alle Autorità di Bacino è attribuito il compito di pianificazione e di programmazione al fine di fornire uno strumento – il Piano di bacino – per il governare unitario del bacino idrografico. La Regione Emilia-Romagna ha dato attuazione ai principi introdotti dalla legge 183/1989 e oggi, nel suo territorio, erano costituite le seguenti Autorità di bacino: Autorità di Bacino interregionale Marecchia e ConcaAutorità di Bacino interregionale Reno ,Autorità dei Bacini regionali Romagnoli  Autorità di Bacino del Fiume PoAutorità di Bacino del Fiume Tevere.

Nella seduta del 17 dicembre 2015 il Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino ha approvato (con propria Deliberazione n. 8/2015) la Direttiva “Valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale definiti dal Piano di gestione del Distretto idrografico Padano” (di seguito brevemente definita “Direttiva Derivazioni”), il cui testo è scaricabile dal sito web dell’Autorità.

La Direttiva Derivazioni introduce un metodo di valutazione delle derivazioni di acque superficiali o sotterranee finalizzato alla verifica della compatibilità delle derivazioni stesse rispetto agli obiettivi di tutela ed alle previsioni contenuti nel Piano di Gestione del Distretto idrografico (“PdGPo”) e, più in generale, rispetto alla normativa di settore, in conformità alle previsioni di cui all’art. 12 bis, comma 1, lettera a del R.D n. 1175/1933 nonché alle finalità di controllo di cui all’art. 7, comma 2 del medesimo Regio Decreto.

L’applicazione della Direttiva Derivazioni costituisce quindi la condizione minima necessaria per verificare la compatibilità delle derivazioni oggetto delle istanze di nuova concessione o di rinnovo di quelle preesistenti rispetto alle finalità ed agli obiettivi previsti dalle suddette disposizioni di legge e di Piano, nonché rispetto alle prescrizioni formulate in sede comunitaria.

L’applicazione di detta Direttiva è obbligatoria per tutte le istanze di nuova derivazione e di rinnovo presentate dal 12 gennaio 2016. Per le istanze in corso di istruttoria alla data di adozione, al Direttiva assume il valore di linea guida a supporto della valutazione di compatibilità della derivazione rispetto agli obiettivi del PdGPo vigente.


AIPO- AGENZIA INTERREGIONALE FIUME PO

Mentre l’Agenzia Interregionale per il fiume Po –  AIPo, con quattro leggi approvate dai Consigli Regionali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, è stata istituita, dal 2003,  ente strumentale delle quattro Regioni, che raccoglie l’eredità del disciolto Magistrato per il Po (istituito nel 1956) e cura la gestione del reticolo idrografico principale del maggiore bacino idrografico italiano, occupandosi, essenzialmente, di sicurezza idraulica, di demanio idrico e di navigazione fluviale.

Per svolgere tali funzioni, AIPo è articolata con sedi territoriali nel bacino – da Torino (Moncalieri), fino a Rovigo – e ha la sua sede principale a Parma. Dal suo sito è accessibile il geoportale che raccoglie i dati delle regioni interessate riguardanti il reticolo maggiore. In diretta sono disponibili i dati del monitoraggio idrografico e la possibilità di estrapolare i dati storici.


SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E AUTORITA’ IDRICA

Il Servizio Idrico Integrato, è l’insieme dei diversi segmenti di gestione dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione d’acqua a usi civili, di fognature e depurazione delle acque reflue.

Il Servizio in genere viene fornito da un gestore che può essere pubblico o privato, anche se ormai a seguito del referendum del 2011 in Italia si tende ad una gestione pubblica.

Con la L.R. 23/2011 la Regione Emilia-Romagna ha adempiuto alle prescrizioni della L 191/2009 prevedendo l’individuazione di un unico Ambito territoriale ottimale comprendente l’intero territorio regionale (ed eventualmente in casi particolari anche Comuni esterni limitrofi al confine regionale) e riattribuendo le funzioni delle vecchie Agenzie provinciali ad un nuovo organismo pubblico dotato di autonomia amministrativa, contabile e tecnica, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti.

L’Agenzia , tramite i suoi organi provvede ad una serie di compiti e controlli ed ha raggruppato gli ex Ato ( Piacenza, Modena, Ravenna, Rimini e Forlì- Cesena). L’Agenzia mantiene i rapporti con l’Autorità del Gas e dell’Energia, autorità cui è stata demandata anche la regolazione nazionale del servizio idrico nazionale. La tariffa idrica viene definita sulle base dei dettami sempre dell’Autorità, mentre la tutela dell’utente è affidata ad un Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse ai fini del controllo della qualità del servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti urbani.


AGENZIA PER LA PREVENZIONE, L’AMBIENTE E L’ENERGIA  (ARPAE)

Agenzia regionale per la prevenzione, l´ambiente e l´energia dell´Emilia-Romagna (Arpae), che integra le funzioni di Arpa (istituita con la legge regionale n.44 del 1995) e dei Servizi ambiente delle Province, è stata istituita con legge regionale n.13/2015 ed è operativa dal primo gennaio 2016.
Arpae esercita, in materia ambientale ed energetica, le funzioni di concessione, autorizzazione, analisi, vigilanza e controllo, nelle seguenti materie: risorse idriche; inquinamento atmosferico, elettromagnetico e acustico, e attività a rischio d´incidente rilevante; gestione dei rifiuti e dei siti contaminati; valutazioni e autorizzazioni ambientali; utilizzo del demanio idrico e acque minerali e termali.
Per le acque vi sono dati di monitoraggio e report annuali sia per le sotterranee che per le superficiali.


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

La Regione esercita direttamente le funzioni di gestione dei beni del demanio idrico, come stabilito dall’art. 141 della Legge Regionale 21 aprile 1999, n. 3 e con apposito regolamento disciplina il procedimento di concessione (Regolamento Regionale n.41/2001).

Dal 1 maggio 2016 i Servizi Tecnici di Bacino (STB) della Regione Emilia-Romagna, che dal 2002 avevano il compito di esercitare i compiti relativi al rilascio delle concessioni di derivazione d’acqua  sono stati soppressi e le loro funzioni demandate alle Strutture Autorizzazioni e concessioni (Sac) di Arpae e all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

All’Agenzia regionale  per la sicurezza territoriale e la protezione civile sono demandati i compiti riguardanti la prevenzione del dissesto idrogeologico e sicurezza idraulica, servizio di piena, nonché il nullaosta idraulico, i pareri previsti dalla normativa di settore e le funzioni in materia di trasporto marittimo e fluviale.

Alle Strutture Autorizzazioni e concessioni (Sac) di Arpae le aree demaniali mediante il rilascio delle concessioni; le risorse idriche mediante il rilascio delle concessioni per gli usi extradomestici e la “presa d´atto” per gli usi domestici.

Le concessioni demaniali acqua e suoli sono quindi passate alle  strutture di ARPAE.
Qui la modulistica per concessioni, comunicazioni e richieste.

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CONSORZI DI BONIFICA

I consorzi presenti sul territorio regionale sia di primo, secondo e di miglioramento fondiario sono i seguenti:

LE ACQUE IN PUGLIA

Con la legge n.17/2000 sono state stabilite le funzioni, tra l’altro, relative alla  gestione della risorsa idrica. La Regione mantiene le attività di programmazione e raccolta dati mentre le altre funzioni sono attribuite alle Province.

AVVISO IMPORTANTE

Piattaforma online “Procedimenti derivazioni idriche” Regolamento  regionale n. 2/2017.

In attuazione di quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 131 del 11/02/2020 “Approvazione delle modalità di informatizzazione dei procedimenti riguardanti le derivazioni di acqua pubblica: piattaforma online “Procedimenti Derivazioni idriche” sul portale www.sit.puglia.it”, si comunica che a partire dal 1 giugno 2020 entrerà in esercizio la piattaforma online per i procedimenti di derivazioni idriche (pozzi).

Si rammenta che, a partire da tale data non sarà più possibile presentare, quindi accettare da parte della Provincia di Brindisi, nuove istanze cartacee riguardanti tutte le diverse tipologie di autorizzazione e/o comunicazioni compreso le dichiarazioni relative ai prelievi effettuati.

Pertanto tutte le nuove istanze di qualsivoglia tipologia inerenti l’approvvigionamento idrico (pozzi), dovranno essere tassativamente inoltrate alle Province utilizzando la predetta piattaforma online.

Si informa che l’accesso alla piattaforma online da parte degli utenti e/o tecnici avviene attraverso il portale www.sit.puglia.it  previa registrazione  e successiva richiesta di abilitazione al servizio specifico.

Per ogni opportuno approfondimento la Deliberazione della Giunta Regionale n. 131 del 11/02/2020 e la DD n. 95 del 21.04.2020 di approvazione del manuale d’uso.

PUGLIA CON

Il Portale del Sistema Informativo Territoriale con numerosi dati liberamente scaricabili come il Piano di Tutela delle Acque .

OPEN DATA

Nel portale degli open data i dati sono stati aggiornati


DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO MERIDIONALE

Sulle sua pagine web sono disponibili i piani- programmi.


AUTORITA’ IDRICA PUGLIESE

La Regione Puglia dovendo ottemperare alla Legge 26 marzo 2010 n. 42, Soppressione Autorità d’Ambito Territoriale per la gestione delle risorse idriche, ha istituito con Legge Regionale 30 maggio 2011, n. 9 e successiva modifica Legge Regionale 13 ottobre 2011, n. 27. “Modifiche alla legge regionale 30 maggio 2011, n. 9 (Istituzione dell’Autorità idrica pugliese), l’Autorità idrica pugliese, soggetto rappresentativo dei comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua, con sede legale in Bari. L’Autorità, ente pubblico non economico, è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile. Il gestore per la Puglia è unico ed è l’Acquedotto Pugliese


AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’Agenzia  effettua i monitoraggi delle acque superficiali, le acque destinata al consumo umano.

Ha un sito dedicato agli indicatori ambientali 


CONSORZI DI BONIFICA

Nella Regione Puglia è attiva l’Associazione dei Consorzi, ANBI Puglia e i consorzi aderenti sono:


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

In carico alle Province e Città metropolitana di Bari come da norma sopracitata tramite il portale del sistema informativo territoriale della Regione Puglia.


L’ACQUA  IN TOSCANA

Ai sensi della Legge Regione Toscana n. 22 del 3 marzo 2015 Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), così come modificata ed integrata dalla Legge Regione Toscana n. 70 del 30 ottobre 2015, a partire dal giorno 01.01.2016 le province cessano la propria competenza nelle funzioni di rilascio delle concessioni.

Qui la pagina di riferimento regionale, di cui si accede a tutte le informazioni necessarie

DOCUMENTAZIONE TECNICA REGIONALE

Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Toscana è stato approvato nel 2017 ed è suddiviso nei 12 bacini idrografici presenti:

  • 3 bacini regionali (Ombrone, Toscana Costa, Toscana Nord);
  • 3 bacini nazionali (Arno, Po, Tevere);
  • 1 bacino sperimentale (Serchio);
  • 5 bacini interregionali (Magra, Fiora, Reno, Conca-Marecchia, Lamone-Montone)

Il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (Paer) , istituito dalla L.R. 14/2007, più volte modificato nel corso degli anni, è stato approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 10 dell’11 febbraio 2015, pubblicata sul Burt n. 10 parte I del 6 marzo 2015.

Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA)

Il portale – come recita l’introduzione –  mette a disposizione delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini i risultati delle attivita’ di controllo e monitoraggio effettuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana e da altri enti che operano in campo ambientale.

La pagina introduttiva sulle acque è possibile reperirla qui, da cui si naviga all’interno dei dati e delle mappe disponibili.

Catasto delle Utenze Idriche ( sia superficiali che sotterranee) in formato mappa.

OPEN DATA

Un portale che raccoglie database anche ambientale, oltre ad essere un punto di comunicazione e proposte.

Geologia

La Regione ha inserito numerose pagine web e database in merito alla geologia del suo territorio (vedi qui) ed in particolare è possibile scaricare e collegarsi ad una serie di database.


 DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO SETTENTRIONALE

Il territorio del Distretto attuale interessa 3 regioni la Toscana la Liguria e marginalmente l’Umbria.
Di seguito le Amministrazioni che ricadono all’interno del territorio:

Regioni

Queste invece le soppresse Autorità di Bacino nazionali, interregionali, regionali che interessavano il territorio del Distretto dell’Appennino Settentrionale:

  • Autorità di Bacino del Fiume Arno bacino nazionale
  • Autorità di Bacino del Fiume Serchio bacino nazionale
  • Autorità di Bacino del Fiume Magra bacino interregionale
  • Autorità di bacino Liguria bacino regionale
  • Bacino Regionale Toscana Nord bacino regionale
  • Bacino Regionale Toscana Costa bacino regionale
  • Bacino Regionale Ombrone Grossetano bacino regionale

Disponibili sul sito i piani di bacino e il piano rischio alluvioni.


AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’Agenzia, istituita con Legge regionale n. 66/1995, è attiva dal 1996 ed è stata recentemente riformata con Legge regionale n. 30/2009. Attraverso le proprie Strutture, dislocate in tutto il territorio regionale, ARPAT garantisce l’attuazione degli indirizzi regionali nel campo della prevenzione e tutela ambientale operando secondo quanto previsto nella Carta dei servizi e delle attività di ARPAT. L’Agenzia, dinamica e aperta alla partecipazione, opera al servizio delle istituzioni e di tutti i cittadini uniformando l’azione allo scenario definito nella mission e nella vision.

Acque superficiali

Acque sotterranee

Acque ad uso umano    ( acque potabili, acque di sorgente, acque minerali naturali, acque termali )

La banca dati POT riguarda il monitoraggio ambientale delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, previsto dal D.Lgs 152/2006 (art.80) e dei successivi decreti attuativi con i quali è stata recepita nell’ordinamento nazionale la Direttiva 2000/60/CE (WFD – Water Framework Directive)

Sito estremamente ricco di informazioni, dati, pubblicazioni e di facile navigabilità, consigliatissimo per gli aggiornamenti anche di livello europeo.

l’Agenzia Regionale Toscana esce ogni anno con numerosi rapporti e pubblicazioni riguardanti l’ambiente e sono scaricabili gratuitamente dal loro sito ( vedi qui )


SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E AMBITI TERRITORIALI

Dal 1 gennaio del 2012 da parte della Regione Toscana è stata istituita l’Autorità Idrica Toscana. L’autorità è un ente pubblico, rappresentativo di tutti i comuni toscani, al quale la legge regionale 69 del 28 dicembre 2011 attribuisce le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato. Le funzioni già esercitate dalle autorità di ambito territoriale ottimale sono state trasferte ai comuni che le esercitano obbligatoriamente tramite l’Autorità Idrica Toscana.

Il territorio poi è suddiviso in Conferenze Territoriali che riprendono i territori delle vecchie AATO,  stabiliti dalla L.R. 21-7-1995 n. 81: “Norme di attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36: “Disposizioni in materia di risorse idriche”, pubblicata nel B.U. Toscana 2 agosto 1995, n. 49 e non coincidono con i confini amministrativi delle Province.

Gli Ambiti sono 6:

a) ambito territoriale n. 1, denominato “Toscana Nord”;

b) ambito territoriale n. 2, denominato “Basso Valdarno”;

c) ambito territoriale n. 3, denominato “Medio Valdarno”;

d) ambito territoriale n. 4, denominato “Alto Valdarno”;

e) ambito territoriale n. 5, denominato “Toscana Costa”;

f) ambito territoriale n. 6, denominato “Ombrone”.


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Ai sensi della Legge Regione Toscana n. 22 del 3 marzo 2015 Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), così come modificata ed integrata dalla Legge Regione Toscana n. 70 del 30 ottobre 2015, a partire dal giorno 01.01.2016 le province cessano la propria competenza nelle funzioni di rilascio delle concessioni.

Città Metropolitana di Firenze

Sistema Informativo Metropolitana (S.I.T.)
L’amministrazione metropolitana ha avviato un percorso che mira alla costituzione di un unico sistema informativo che, superando consolidate le divisioni per disciplina e/o settore (ad esempio quelle per cui in genere un sistema informativo territoriale assume la sua rilevanza solo nell’ambito della pianificazione territoriale), mira ad integrare le diverse fonti per supportare le diverse attività – sia di pianificazione (strategica e territoriale), sia di programmazione, sia di gestione.

Comune di Grosseto

Provincia di Livorno

Provincia di Pisa

Sistema Informativo Territoriale

La Provincia di Pisa ha attivato il proprio Sistema Informativo Territoriale nel 1990. Tutta l’attività si è sviluppata in coerenza con quanto disposto, prima dalla Legge Regionale N° 5/95 e successivamente dalla Legge Regionale N° 1/05, che assegna al SIT un ruolo insostituibile quale riferimento conoscitivo fondamentale per la definizione degli atti di governo del territorio e la verifica dei loro effetti.

Provincia di Pistoia

Provincia di Prato

La Provincia di Prato si è dotata di un Sistema Informativo Territoriale in cui sono raccolti tutti i dati e gli archivi riguardanti il suo territorio. ( vedi elenco).  Esiste un layer relativo agli acquiferi visibile previo installazione di un viewer ( vedi qui).

Provincia di Siena

Il Sistema Informativo  Territoriale è reperibile sul sito, denominato SIT ma è necessario richiedere i dati tramite la modulistica ( vedi qui)


CONSORZI DI BONIFICA

La Legge Regionale 79 del 17 dicembre 2012  ha riformato la materia della bonifica in Toscana secondo alcuni principi guida:

  • L’attività di bonifica comprende tutte le azioni relative alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio e alla gestione e manutenzione dei corsi d’acqua e delle relative opere;
  • Tutto il territorio regionale è affidato ai 6 nuovi consorzi di bonifica, con il superamento della separazione delle competenze tra Consorzi e Comunità Montane;
  • La Regione ha assegnato ad ogni Consorzio la gestione di un reticolo idrografico individuato su base cartografica indipendentemente dalle classifiche di cui ai R.D. 523/1904 e 368/1904;
  • Il tributo di bonifica è stato applicato in maniera omogenea a tutto il territorio regionale sulla base dei nuovi piani di classifica, approvati dalla Giunta Regionale;
  • I Consorzi hanno cominciato a gestire in forma associata alcune  attività per garantire una presenza omogenea sul territorio e produrre economie di scala.

Con la nuova legge il territorio è diviso in 6 comprensori di bonifica affidati a 6 Consorzi di Bonifica, associati ad ANBI Toscana,  che sostituiscono tutti gli altri enti che, in precedenza, avevano funzioni di bonifica:

 

Consorzio Lamma

ll LaMMA, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile, è un consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

L’ACQUA IN VENETO

La struttura regionale di riferimento è l’ Area Tutela e Sviluppo del Territorio  Direzione Difesa del Suolo  che ha compiti in merito alla tutela e alla gestione della risorsa idrica. Nel primo caso il riferimento tecnico- legislativo è il Piano di Tutela delle Acque risalente però al 2009 cui nel 2017 con un apposita delibera di Giunta sono state effettuate delle integrazioni. Nel secondo caso la regione intende gestire la risorsa in modo integrato per cui gli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione devono essere considerati come momenti successivi di un unico percorso di uso dell’acqua chiamato appunto “ciclo integrato dell’acqua”.

CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Le concessioni di derivazioni sono gestite dagli Uffici Provinciali del Genio Civile, oltre a mantenere la  sicurezza idraulica della rete idrografica principale rilasciando le concessioni per l’uso delle aree demaniali(demanio marittimo ed idrico), le opere per le  difese idrauliche, la verifica della compatibilita’ idraulica delle varianti urbanistiche.

La modulistica dell’ambiente, comprensiva di tutte le competenze della regione è reperibile in un unica pagina.

GEOPORTALE E DATI

La Regione ha attivato una serie di database, raccolti per la maggior parte nel GeoPortale Regionale, dove è possibile scaricare e ricercare informazioni territoriali, ma manca la visualizzazione su mappa, evidenziando che sono dati generici e suddivisi per comuni.
Inoltre sono disponibili carte geologiche.

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Di seguito si elencano i link interessati alla gestione della risorsa idrica come servizio idrico integrato.

Gestori

PIANIFICAZIONE DI BACINO

La Regione Veneto fa parte del Distretto delle Alpi orientali per la maggioranza del suo territorio, ed una parte nell’autorità di Bacino del fiume Po.

Nel territorio della Regione del Veneto sono state individuate le seguenti Autorità di Bacino:

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’Agenzia, come tutte, si occupa di controllo, monitoraggio, raccolta ed elaborazione dati relativamente a acque interne, marino-costiere e di transizione, con indagini e accertamenti tecnici necessari a stabilirne la qualità.
Dalla pagina iniziale si accede ai documenti, pubblicazioni, novità e contatti.
il Servizio Idrologico Regionale (SIR) segue la parte di idrologia che studia i flussi d’acqua che costituiscono il cosiddetto ciclo idrologico, la cui conoscenza consente di gestire con maggiore efficacia le risorse idriche, di prevedere le piene disastrose, di limitare l’erosione dei suoli ed i fenomeni franosi, ma anche di ottimizzare l’utilizzo della risorsa acqua nell’ottica di un utilizzo sostenibile della risorsa.

CONSORZI DI BONIFICA

LAnbi Veneto, Unione Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, associa e rappresenta tutti i 10+1 Consorzi di bonifica del Veneto che operano nel settore della difesa del suolo e della gestione delle risorse idriche. ANBI VENETO fa parte di ANBI, Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, la quale – in sede nazionale – persegue gli stessi scopi ed assolve le medesime funzioni.

I consorzi sono i seguenti:

1. Veronese 
2. Adige Po 
3. Delta del Po 
4. Alta Pianura Veneta
5. Brenta 
6. Adige Euganeo 
7. Bacchiglione 
8. Acque Risorgive 
9. Piave
10. Veneto Orientale
11. Leb