Portale di informazione sulle acque sotterranee e non solo

concessioni

L’ACQUA IN VENETO

La struttura regionale di riferimento è l’ Area Tutela e Sviluppo del Territorio  Direzione Difesa del Suolo  che ha compiti in merito alla tutela e alla gestione della risorsa idrica. Nel primo caso il riferimento tecnico- legislativo è il Piano di Tutela delle Acque risalente però al 2009 cui nel 2017 con un apposita delibera di Giunta sono state effettuate delle integrazioni. Nel secondo caso la regione intende gestire la risorsa in modo integrato per cui gli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione devono essere considerati come momenti successivi di un unico percorso di uso dell’acqua chiamato appunto “ciclo integrato dell’acqua”.

CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Le concessioni di derivazioni sono gestite dagli Uffici Provinciali del Genio Civile, oltre a mantenere la  sicurezza idraulica della rete idrografica principale rilasciando le concessioni per l’uso delle aree demaniali(demanio marittimo ed idrico), le opere per le  difese idrauliche, la verifica della compatibilita’ idraulica delle varianti urbanistiche.

La modulistica dell’ambiente, comprensiva di tutte le competenze della regione è reperibile in un unica pagina.

GEOPORTALE E DATI

La Regione ha attivato una serie di database, raccolti per la maggior parte nel GeoPortale Regionale, dove è possibile scaricare e ricercare informazioni territoriali, ma manca la visualizzazione su mappa, evidenziando che sono dati generici e suddivisi per comuni.
Inoltre sono disponibili carte geologiche.

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Di seguito si elencano i link interessati alla gestione della risorsa idrica come servizio idrico integrato.

Gestori

PIANIFICAZIONE DI BACINO

La Regione Veneto fa parte del Distretto delle Alpi orientali per la maggioranza del suo territorio, ed una parte nell’autorità di Bacino del fiume Po.

Nel territorio della Regione del Veneto sono state individuate le seguenti Autorità di Bacino:

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’Agenzia, come tutte, si occupa di controllo, monitoraggio, raccolta ed elaborazione dati relativamente a acque interne, marino-costiere e di transizione, con indagini e accertamenti tecnici necessari a stabilirne la qualità.
Dalla pagina iniziale si accede ai documenti, pubblicazioni, novità e contatti.
il Servizio Idrologico Regionale (SIR) segue la parte di idrologia che studia i flussi d’acqua che costituiscono il cosiddetto ciclo idrologico, la cui conoscenza consente di gestire con maggiore efficacia le risorse idriche, di prevedere le piene disastrose, di limitare l’erosione dei suoli ed i fenomeni franosi, ma anche di ottimizzare l’utilizzo della risorsa acqua nell’ottica di un utilizzo sostenibile della risorsa.

CONSORZI DI BONIFICA

LAnbi Veneto, Unione Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, associa e rappresenta tutti i 10+1 Consorzi di bonifica del Veneto che operano nel settore della difesa del suolo e della gestione delle risorse idriche. ANBI VENETO fa parte di ANBI, Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, la quale – in sede nazionale – persegue gli stessi scopi ed assolve le medesime funzioni.

I consorzi sono i seguenti:

1. Veronese 
2. Adige Po 
3. Delta del Po 
4. Alta Pianura Veneta
5. Brenta 
6. Adige Euganeo 
7. Bacchiglione 
8. Acque Risorgive 
9. Piave
10. Veneto Orientale
11. Leb

Le acque in Sicilia

Una delle 5 regioni autonome italiane, istituita con una legge costituzionale del 1948, che prevede, soprattutto per quanto riguarda le acque, una gestione che non riconosce il ruolo tariffario dell’Autorità di riferimento (ARERA), con la conseguenza che la gestione della risorsa idrica, soprattutto nel caso del Servizio Idrico Integrato, è non uniforme al territorio nazionale. ( Sentenza n. 142/2015, pubblicazione in G. U. 15/07/2015 n. 28.). Confusione non risolta neanche con la variazione dell’articolo 117 della Costituzione, che, anzi, ha portato frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale di contenziosi tra Stato e Regioni autonome italiane.

La programmazione della gestione della risorsa è compito del Dipartimento Regionale delle Acque e dei Rifiuti, mentre le concessioni, unicamente dal punto di vista tecnico, fanno riferimento agli Uffici del Genio Civile territorialmente competenti. Alla pagina indicata sono scaricabili le tabelle dei canoni e la modulistica relativa alle denunce annuali di prelievo, oltre all’accesso al Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia, approvato nel 2015.

Il Servizio Osservatorio delle Acque del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, presso l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di Pubblica Utilità è stato inserito nell’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia

 SIAS – Sistema Informativo Territoriale per l’Agricoltura

L’agrometeorologia è quindi uno strumento essenziale per le produzioni ecocompatibili e per i prodotti di qualità. In quest’ottica vanno pertanto considerati l’istituzione e l’avvio operativo del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS).

Il riferimento normativo di base che ne prevede l’istituzione è l’art. 6 della L.R. n. 23, risale all’agosto del 1990, mentre la realizzazione è stata possibile grazie alle risorse finanziarie della misura 10.1 del POP Sicilia 1994-1999.

A partire da gennaio 2002, le attività del SIAS si stanno gradualmente sempre più orientando verso le fasi applicative e divulgative delle elaborazioni agrometeorologiche e agroclimatologiche.

Un ricco sito con numerose sezioni e pagine web, si possono trovare le seguenti informazioni e servizi: dalle previsioni dettagliate, alla cartografia tematica on line realizzata con tecnologia WEB-GIS, alle applicazioni sull’irrigazione, sulla difesa fitosanitaria, sulle gelate, sulla previsione degli incendi boschivi, sulla maturazione dell’uva; dai bollettini agrometeorologici previsionali, ai riepiloghi mensili.

SITR – Sistema Informativo Territoriale Regionale

Disponibile un sistema informativo territoriale principalmente orientato ai dati territoriali, come risulta dal catalogo.

OPEN DATA 

 Un portale dei dati contenente informazioni relative ai settori di attività dell’ amministrazione regionale e delle pubbliche amministrazioni regionali. I dati ambientali riguardano vari temi, non riguardanti le acque interne.

Uffici Genio Civile

Con DECRETO PRESIDENZIALE 14 giugno 2016, n. 12, i Servizi Uffici del Genio Civile sono strutture periferiche del Dipartimento Regionale Tecnico e svolgono la loro attività nell’ambito della circoscrizione provinciale.

Servizio Genio Civile di AGRIGENTO

Servizio Genio Civile di CALTANISSETTA

Servizio Genio Civile di CATANIA

Servizio Genio Civile di ENNA

Servizio Genio Civile di MESSINA

Servizio Genio Civile di PALERMO

Servizio Genio Civile di RAGUSA

Servizio Genio Civile di SIRACUSA

Servizio Genio Civile di TRAPANI


GESTIONE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Con la legge n.19 del 11/08/2015 la Regione Sicilia ha riorganizzato in servizio idrico, mantenendo il coordinamento degli Ambiti territoriali ottimali.

Ato Idrico di Agrigento

Ato Idrico di Caltanisetta

Ato Idrico di Catania

Ato Idrico di Enna

Ato Idrico di Messina

Ato Idrico di Palermo

Ato Idrico di Ragusa

Ato Idrico di Siracusa

Ato Idrico di Trapani


ARPA SICILIA

Una pagina sulle acque


Associazione Siciliana dei Consorzi ed Enti di Bonifica e di Miglioramento Fondiario

L’Associazione Siciliana dei Consorzi ed Enti di Bonifica e di Miglioramento Fondiario – costituita il 19/1/1947 e riconosciuta con decreto del Presidente della Regione Siciliana n° 93/A del 8/7/1 952 – ha sede in Palermo ed è retta da uno Statuto.

L’ASCEBEM esercita nella Regione Siciliana tutte le funzioni che lo Statuto dell’ANBI attribuisce alle Unioni Regionali, quindi opera nell’ambito del territorio regionale quale organismo associativo di coordinamento dei Consorzi, nel rispetto delle prerogative istituzionali di questi al fine di rappresentare in maniera organica le esigenze e le problematiche del settore.

Consorzio di Bonifica della Sicilia Occidentale che raggruppa i seguenti consorzi

Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale che raggruppa i seguenti consorzi

LE ACQUE IN FRIULI – VENEZIA GIULIA

Una delle 5 regioni autonome italiane, istituita con una legge costituzionale del 1948, che prevede, soprattutto per quanto riguarda le acque, una gestione che non riconosce il ruolo tariffario dell’Autorità di riferimento (ARERA), con la conseguenza che la gestione della risorsa idrica, soprattutto nel caso del Servizio Idrico Integrato, è non uniforme al territorio nazionale. ( Sentenza n. 142/2015, pubblicazione in G. U. 15/07/2015 n. 28.). Confusione non risolta neanche con la variazione dell’articolo 117 della Costituzione, che, anzi, ha portato frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale di contenziosi tra Stato e Regioni autonome italiane.

La Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito nell’ambito del proprio sito pagine informative  dove sono evidenziati i vari aspetti delle acque.
La Regione rilascia direttamente i provvedimenti concessori relativi alle piccole e grandi derivazioni da corsi d’acqua superficiali (fiumi, torrenti, rogge, laghi e canali, sia naturali che artificiali), da falda o da sorgente. La Legge Regionale di riferimento era la n.16 del 3 luglio 2002: “Disposizioni relative al riassetto organizzativo e funzionale in materia di difesa del suolo e di demanio idrico” che stabiliva le modalità di gestione della risorsa idrica. Di seguito sono state effettuate numerose variazioni con un notevole numero di leggi, il cui elenco è consultabile nella pagina indicata.

E’ stata predisposta della modulistica suddivisa per le tipologie di concessioni- compreso l’uso domestico – che è possibile scaricare in formato doc e pdf.

Il Servizio di riferimento con tutti i contatti necessari è la Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna – Servizio idraulica. Nella stessa pagina è scaricabile la cartografia relativa allo stato quantitativo della risorsa idrica sotterranea fino al 2000 oltre che quella che per la definizione della province idrogeologiche.

La Regione ha previsto sedi distaccate per la trattazione delle pratiche della zona  a Udine,Gorizia, Pordenone.

DAeT _ Catalogo dei Dati Ambientali e Territoriali

Approvato con Decreto del Presidente della Regione n. 063 del 7 marzo 2006 il Catalogo dei Dati Ambientali e Territoriali (Catalogo DAeT) nasce dall’esigenza di integrare, attraverso un’unica piattaforma informatica, l’accesso al patrimonio informativo di carattere ambientale e territoriale dell’Amministrazione regionale. Ma si pone da subito un obiettivo più ampio: fornire un servizio a scala regionale, rivolto a tutti i soggetti che operano sul territorio (amministrazioni pubbliche, istituti per la ricerca e la formazione, operatori per i servizi pubblici), che offra ad essi l’opportunità di pubblicare online le informazioni di riferimento (metadati) relative alle banche dati di carattere ambientale e territoriale di propria competenza.

Piano Regionale delle Acque 

Le acque sotterranee sono un patrimonio insostituibile che va salvaguardato con attenzione e sul sito della Regione si trovano delle informazioni di carattere generale e sulla qualità dei corpi idrici sotterranei ( studio Arpa del 2006) scaricabile in PDF.

A seguito della siccità invernale 2012 responsabilmente la Regione FVG ha deciso di monitorare l’andamento della disponibilità delle risorse idriche sul territorio regionale e quindi sarà pubblicato periodicamente un bollettino idrologico di sintesi. ( vai alla pagina di approfondimento).


acqua

AUTORITA’ DI BACINO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

L’Autorità di bacino regionale è stata istituita con la legge regionale 3 luglio 2002 n. 16 in conseguenza al trasferimento alla Regione Friuli Venezia Giulia della competenza sul demanio idrico concernente le acque e gli alvei fluviali effettuato con il decreto legislativo 25 maggio 2001 n. 265 avente per oggetto “ Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia per il trasferimento di beni del demanio idrico e marittimo nonché di funzioni in materia di risorse idriche e di difesa del suolo”.

Sostanzialmente l’attività dell’Autorità di bacino si esplica nel campo della difesa del suolo in rapporto alle acque e ai corsi d’acqua e sono a disposizione sul sito studi e ricerche, educazione ambientale e soprattutto i Piani di Bacino, strumento  di alto governo del territorio nel campo della difesa del suolo e della tutela ecologica ed ambientale delle risorse idriche. L’area fa parte del Distretto delle Alpi Orientali.


ATO UNICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Con la legge regionale 15 aprile 2016, n. 5 è stata rivista l’organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico integrato. A tal fine è stato individuato un unico ambito territoriali ottimale (ATO) che comprende l’intero territorio regionale e, con successiva intesa tra la Regione del Veneto e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia stipulata il 30 ottobre 2017, sono stati ricompresi nell’Ambito unico regionale anche i seguenti comuni veneti:
Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Meduna di Livenza, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza e Teglio Veneto.
L’Ambito è governato dall’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti” (AUSIR), ente cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Regione per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato.
A.U.S.I.R. – Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti

AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’ Agenzia ha una ricca pagina sull’acqua, da cui si accede a mappe tematiche.


CONSORZI DI BONIFICA

I consorzi presenti sul territorio sono i seguenti:

LE ACQUE IN LIGURIA

La Regione Liguria ha un proprio sito dedicato all’ambiente e come meglio specificato nell’introduzione al capitolo delle acque: ” Come viene descritto nella sezione geologia, l’acqua ligure ha un aspetto sfuggente e contrastato: scorre raramente tranquilla in superficie, ma si nasconde più spesso nel sottosuolo, abbandona per molti mesi all’anno gli alvei dei torrenti in secca e riappare impetuosa in coincidenza dei temporali, modella la costa con onde, mareggiate e correnti”

 La gestione delle acque interne  in Liguria è affidata alla Regione che procede di concerto con le Province ed i Comuni, come prevede la normativa regionale in merito. I compiti della Regione vanno dalla pianificazione e gestione dell’intero ciclo integrato delle risorse idriche, dall’attingimento alla distribuzione di acqua potabile, dalla concessione di grandi derivazioni per uso potabile, agricolo o industriale al controllo in merito alla qualità ed alla disponibilità delle risorse, dalla localizzazione degli impianti alla depurazione di reflui e scarichi.


DATI

La Regione Liguria  ha un Portale ambientale attivo con numerose informazioni, anche geologiche,  tra cui anche la mappatura delle derivazioni idriche. Invece il Geoportale, estremamente ricco e dettagliato sui dati territoriali, è un utile strumento per casistiche varie.

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

Secondo quanto previsto dal Consiglio regionale, è stato predisposto il testo coordinato del Piano di tutela, con presa d’atto della Giunta regionale. Il testo coordinato del Piano è pubblicato qui.


DISTRETTI IDROGRAFICI

Il territorio regionale ricade per il versante padano nel Distretto Idrografico del fiume Po e per i restanti bacini nel Distretto dell’Appennino Settentrionale, su cui siti si possono scaricare i Piani di Bacino relativi.


SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI

La Legge Regionale n. 1 del 24 febbraio 2014, come modificata dalla Legge Regionale 23 settembre 2015 n.17, individua 6 Ambiti Territoriali Ottimali, le cui funzioni di enti di governo degli ATO liguri per l’organizzazione del servizio idrico integrato, inizialmente attribuite ad aggregazioni comunali, sono assegnate alle Province:

Gli ATO, come è noto, rilasciano l’autorizzazioni agli scarichi nella pubblica fognatura e quindi sono soggetti alla recente normativa sull’autorizzazione Unica ambientale. Ogni Ato ha inserito le nuove disposizioni sul proprio sito, ove presente.


ARPAL ( Agenzia della Protezione dell’ambiente ligure)

ARPAL è un stata istituita con Legge Regionale 39/95, in attuazione della Legge 61/94.

L’Agenzia è ora regolata dalla legge regionale n° 20 del 4 agosto 2006 e s.m.i., “Nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure e riorganizzazione delle attività e degli organismi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo in campo ambientale”, che mantiene in capo ad ARPAL le competenze istituzionali in campo ambientale.
Le competenze sulle acque sono molteplici e vanno dal monitoraggio all’elaborazione di dati ( per approfondire)


 

CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

La Regione è competente per le funzioni amministrative relative alle piccole e grandi derivazioni d’acqua pubblica.

Sono definite grandi derivazioni quelle che eccedono i seguenti limiti:
a) per produzione di forza motrice: potenza nominale media annua kilowatt 3.000
b) per uso potabile: litri 100 al minuto secondo
c) per irrigazione: litri 1.000 al minuto secondo o meno per irrigare una superficie superiore ai 500 ettari
d) per bonificazione per colmata: litri 5.000 al minuto secondo
e) per usi industriali, inteso tale termine con riguardo ad usi diversi da quelli espressamente indicati: litri 100 al minuto secondo
f) per uso ittiogenico: litri 100 al minuto secondo
g) per costituzione di scorte idriche a fini di uso antincendio e sollevamento a scopo di riqualificazione di energia: litri 100 al minuto secondo.

La derivazione di acque pubbliche è subordinata all’ottenimento di una concessione, a norma del Regio Decreto n. 1775 dell’11 dicembre 1933 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici); tale concessione, prima del riordino delle funzioni attribuite alle province stabilito dal D.P.G. 21/2015, era rilasciata dalla Regione, nel caso delle grandi derivazioni, oppure dalla Provincia competente per territorio, nel caso delle piccole derivazioni.
Oggi, come stabilito dalla L.R. n. 15/2015 e dal Decreto del Presidente della Giunta n. 21/2015 tutte le concessioni, grandi e piccole, sono di competenza regionale, a cura dei seguenti uffici territorialmente competenti:

  • Settore Difesa del suolo – Savona e Imperia
    Dirigente: Enrico Pastorino – enrico.pastorino@regione.liguria.it
    Savona: tel. 010 548 8363
    Imperia: tel. 010 548 8322
    Sede di Savona – via Sormano, 12
    Referente: Silvia La Barbera – silvia.labarbera@regione.liguria.it
    tel. 019 8313 305
    Sede di Imperia – piazza Roma, 2
    Referente: Katia Giordano – katia.giordano@regione.liguria.it
    tel. 010 548 8327
  • Settore Difesa del suolo – Genova
    L.go Francesco Cattanei, 3
    Dirigente: Agostino Ramella agostino.ramella@regione.liguria.it
    tel: 010 5499 849
    Dirigente Unità specialistica di staff Demanio idrico: Maria Traverso maria.traverso@regione.liguria.it
    tel.: 010.5499 691
    Referenti Derivazioni idriche:
    Marco Grita – marco.grita@regione.liguria.it
    tel: 010.5499.840 per i comuni di: Arenzano, Avegno, Bargagli, Bogliasco, Camogli, Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Cogoleto, Davagna, Genova, Masone, Mele, Mignanego, Montoggio, Pieve Ligure, Recco, Rossiglione, S. Olcese, Serra Riccò, Sori, Tiglieto e Uscio
    Alessio Brandino – alessio.brandino@regione.liguria.it
    tel: 010 549 9746 per i restanti comuni
    Per informazioni e chiarimenti, il ricevimento del pubblico si effettua il martedì e il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00, previo appuntamento.
  • Settore Difesa del suolo – La Spezia
    Via XXIV Maggio, 3
    tel: 0187 742573
    Referente: Paolo Delnevo paolo.delnevo@regione.liguria.it,
    tel. 010 548.8126

La presentazione delle istanze di derivazione è possibile tramite la compilazione dei modelli di domanda scaricabili nella sezione “Allegati”, oppure on line.

Dal geoportale si accede alle cartografia delle derivazioni idriche.


CONSORZI DI BONIFICA

Ne esiste solo uno:

Consorzio Canale Lunense

LE ACQUE IN UMBRIA

La tutela della acque è uno degli obiettivi fondamentali delle politiche ambientali della Regione Umbria: il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, devono essere assicurati nel pieno rispetto del principio fondamentale che tutte le acque sono pubbliche e costituiscono una risorsa che deve essere salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà. Qualsiasi uso delle acque deve essere effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale, indirizzandosi verso il risparmio ed il rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici.

Nel sito regionale sono presenti informazioni generali (qui ), oltre al link alle due Province esistenti – Perugia e Terni – per il dettaglio del procedimento.


SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE

Il SIAT – Sistema Informativo regionale ambientale e territoriale, gestisce ed utilizza questo portale web come strumento per la pubblicazione e fruizione in rete del sistema diffuso di conoscenze attinenti il territorio e l’ambiente.
Il portale Open Data è un catalogo che permette la ricerca, l’accesso, il download e l’anteprima dei dati aperti. Il caricamento dei dati è un’operazione continua e costante. Vi sono alcuni dataset sulle acque scaricabili in formato zip. Altro strumento è il Piano di Tutela delle Acque .


DISTRETTI IDROGRAFICI

Il 17 febbraio 2017 entra in vigore il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 294 del 25 ottobre 2016 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 del 2 febbraio 2017) in materia di Autorità di bacino distrettualiTale decreto, ai sensi dell’art. 63 comma 3 del d.lgs. 152/2006, dà avvio alla riforma distrettuale ed è finalizzato a disciplinare le modalità e i criteri per il trasferimento del personale e delle risorse strumentali e finanziarie dalle vecchie Autorità di bacino alla nuova Autorità distrettuale. Dal 17 febbraio 2017 risultano soppresse, per espressa disposizione di legge (rif. art. 51 comma 4 della legge n. 221/2015), tutte le Autorità di bacino di cui alla legge 183/1989.
La Regione Umbria fa parte del 
Distretto idrografico Appennino Centrale  principalmente e del Distretto idrografico Appennino Settentrionale.


AGENZIA DELLA PROTEZIONE AMBIENTALE 

L’Agenzia regionale di protezione ambientale (ARPA) è stata istituita nel marzo 1998 con la legge regionale n. 9 (modificata dalla Legge Regionale 31 ottobre 2007, n. 29).

Su proposta della Giunta, il Consiglio Regionale determina gli obiettivi dell’attività dell’ARPA con validità triennale e lo sviluppo e il coordinamento delle azioni di prevenzione e tutela ambientale, di cui sono responsabili i soggetti istituzionali a favore dei quali opera l’ARPA, è demandato al Consiglio di Indirizzo composto dagli Assessori all’Ambiente delle Province di Perugia e Terni e da tre sindaci designati dall’Anci in rappresentanza dei Comuni.

La sezione acque è ricca di collegamenti e pubblicazioni che elaborano e sintetizzano dati in merito alle acque sia superficiali che sotterranee.


AUTORITA’ UMBRA PER I RIFIUTI E LE RISORSE IDRICHE

Con la legge regionale 17 maggio 2013, n. 11  “Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti e soppressione degli Ambiti territoriali integrati”, la  Regione ha individuato l‘intero territorio regionale come ambito territoriale ottimale e, conseguentemente, ha soppresso i quattro  ATI esistenti  ed ha conferito le funzioni in materia di risorse idriche e rifiuti ad un unico soggetto, Autorità Umbra per i Rifiuti e le Risorse idriche (AURI), cui partecipano i Comuni della Regione.

AURI Umbria


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Le autorizzazioni alla realizzazione di pozzi a qualsiasi uso adibiti, sono di competenza dei Comuni (cfr. art. 124, c. 1, lettera g) della legge regionale 1/2015. Lo sfruttamento dei pozzi ad uso extradomestico è soggetto alla richiesta di concessione ordinaria da presentare alla Provincia.
Quindi, chiunque voglia sfruttare un’opera esistente per usi NON DOMESTICI, dovrà presentare agli uffici provinciali la Domanda di Concessione  e nel caso di prelievo anticipato in pendenza dell’iter amministrativo pagano il canone. Inoltre la competenza delle Province riguarda il rilascio delle licenze di attingimento per le acque superficiali. Idem per quanto riguarda le acque superficiali.

Provincia di Perugia ( pagina iniziale )

Gestisce le attività istruttorie relative alle piccole e grandi derivazioni da acque pubbliche superficiali, all’escavazione di pozzi extradomestici e alle derivazioni da acque sotterranee a esclusione di quelle a uso strettamente domestico, ai procedimenti autorizzativi relativi agli sbarramenti di ritenuta.

Provincia di Terni ( pagina iniziale)

Pagina di riferimento del servizio: ove è possibile trovare i riferimenti procedurali e i nominativi del personale addetto al procedimento che interessa. La modulistica necessaria è scaricabile dalla pagina web di riferimento cliccando direttamente sulla tipologia di richiesta.


CONSORZI DI BONIFICA

I consorzi presenti sul territorio regionale sono i seguenti:


LE ACQUE IN BASILICATA

La Regione Basilicata ha una notevole geomorfologia da cui si origina una complessa rete idrografica, superficiale e sotterranea. Il sistema idrografico è composto da cinque fiumi che sfociano  nel mar Jonio (da est verso ovest Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni), i cui bacini nel complesso si estendono su circa il 70% del territorio regionale. La restante porzione è interessata dal bacino in destra del fiume Ofanto, che sfocia nel mar Adriatico, e dai bacini dei fiumi Sele e Noce con foce nel Mar Tirreno. Il regime dei corsi d’acqua lucani è tipicamente torrentizio, caratterizzato da massime portate durante il periodo invernale e da un regime di magra durante la stagione estiva. Si individuano 9 bacini idrografici con un estensione territoriale di 11.171,18 Kmq in totale. Numerosi corsi d’acqua sono stati intercettati mediante la costruzione di dighe e traverse.

La storia della gestione idrica in Basilicata è strettamente correlata alla Regione Puglia e alle sue necessità idriche. Il 5 agosto 1999 la Regione Basilicata, la Regione Puglia, il Ministero dei Lavori Pubblici hanno sottoscritto, ai sensi dell’art. 17 della L. 36/1994, un Accordo di Programma finalizzato alla regolamentazione dei processi di pianificazione e gestione delle risorse idriche condivise tra le regioni Basilicata e Puglia.

Tale accordo è rimasto al momento l’unica forma di federalismo solidale esistente in Italia su una risorsa così preziosa come l’acqua.

DATI E PROGRAMMI

L’avanzamento dei processi di governance delle politiche ambientali e forestali costituisce uno dei principali compiti e impegni istituzionali della Regione Basilicata. Il miglioramento delle basi conoscitive ottenuto grazie allo sviluppo dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) ha notevolmente aumentato la comprensione di processi dinamici dei sistemi territoriali ed ambientali, aumentato la capacità di monitoraggio degli stessi, permesso di evidenziare i contesti operativi e gli strumenti da utilizzare in sede di programmazione.
La Regione si è dotata di un catalogo dati, compreso l’uso di suolo, scaricabili. mancano informazioni, al momento, sulle risorse idriche.

La Regione ha messo in linea  il Geoportale  in cui sono raccolte molte informazioni e dati sulla Basilicata sull‘ambiente e territorio , oltre alle mappe catastali e pedologiche. Se poi si vuole, si può accedere al catalogo dati della Basilicata.

CICLO DELL’ACQUA

La complessa variabilità orografica della Regione ha generato una rete idrografica molto ricca.  Il regime idrologico dei principali corsi d’acqua lucani (il Bradano, il Basento, il Cavone, l’Agri e il Sinni) non è caratterizzato da portate consistenti, anzi, va evidenziato che il loro tratto superiore è contraddistinto da un carattere torrentizio a forte pendenza.
Il Bradano, il Basento ed il Cavone drenano i terreni argillosi dell’Avanfossa Bradanica, poveri di manifestazioni sorgentizie, mentre l’Agri ed il Sinni raccolgono le acque dell’area montana, ricca di sorgenti. La forte irregolarità delle portate e l’esiguità dei coefficienti di deflusso determinano condizioni particolari per le quali solamente il fiume Agri può essere considerato a carattere perenne, al contrario degli altri corsi d’acqua che manifestano portate intermittenti con frequenti periodi di magra estiva. Dalla stessa pagina si accede al Piano di Tutela delle Acque, alla modulistica per il rilascio di concessioni, la normativa di riferimento e al progetto di georeferenziazione.

Le concessioni, cosi come stabilito dalla Deliberazione di Giunta Regionale n° 833 del 23 giugno 2015 inerente: “Regolamento regionale per la disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica” l’Ufficio Ciclo dell’Acqua dell’ente regionale è titolare del rilascio delle concessioni.
Esiste un elenco in PDF delle concessioni presenti sul territorio: dalle sorgenti alle derivazioni idroelettriche.

AUTORITA’ DI BACINO

 l’Autorità di Bacino della Basilicata (AdB), istituita con legge regionale n.2 del 25 gennaio 2001, è una struttura di rilievo interregionale comprendente porzioni di territorio delle Regioni Basilicata, Puglia e Calabria. Fa parte del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.

Essa ispira la propria azione ed agisce in conformità agli obiettivi del D.Lgs 152/2006, sulla Difesa del Suolo, e della propria legge istitutiva. Il principale strumento di pianificazione dell’AdB è il Piano di Bacino, il cui primo stralcio funzionale, relativo alla “Difesa dal Rischio Idrogeologico” (PAI), è stato approvato dal proprio Comitato Istituzionale in data 5/12/2001 con delibera n.26 e poi aggiornato ogni anno dal 2002 al 2011.
I dati disponibili liberamente sono i piani stralciorisorse idriche (invasi e acque superficiali),studi e pubblicazioni.


EGRIB - Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata

L’E.G.R.I.B. è stato istituito con la legge regionale 8 gennaio 2016, n. 1, che assegna all’Ente la responsabilità del governo:
– della risorsa acqua e funzioni di coordinamento, alta vigilanza e indirizzo rispetto alle politiche di competenza regionale in materia di acqua;
– del Servizio Idrico Integrato della Basilicata, subentrando e svolgendo le funzioni già svolte dalla Conferenza Interistituzionale Idrica, già Autorità d’Ambito del Servizio Idrico Integrato, di cui alla legge regionale 23 dicembre 1996, n. 63 e ss.mm.ii., oltre che quelle previste per l’ente di governo dell’ambito dal d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii.;
– della Gestione Integrata dei Rifiuti, subentrando e svolgendo le funzioni già svolte dalla Conferenza Interistituzionale di Gestione dei Rifiuti, già Autorità d’Ambito Rifiuti, di cui alla legge regionale 2 febbraio 2001, n. 6 e ss.mm.ii., oltre che quelle previste per l’autorità dell’ambito dal d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii..


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AGENZIA PROTEZIONE AMBIENTE DELLA BASILICATA

L’organismo tecnico della regione che svolge le funzioni di sorveglianza e controllo su tutte le matrici ambientali. L’ARPAB è stata istituita con L.R. n.27 del 19 maggio 1997, modificata dalla successiva L.R. n.13/99 ed è un Ente di diritto pubblico di supporto alla Regione Basilicata, con propria autonomia tecnico, giuridica, amministrativa e contabile.(Legge istitutiva ).L’Arpa predispone un rapporto annuale sullo stato dell’ambiente che sintetizza le problematiche ambientali ed effettua i monitoraggi delle acque interne.


CONSORZI DI BONIFICA

I consorzi di bonifica presenti sono due, anche se in liquidazione, in attesa di una nuova legge regionale.

Consorzio di bonifica dell’Alta Val d’Agri

Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto