Una delle 5 regioni autonome italiane, istituita con una legge costituzionale del 1948, che prevede, soprattutto per quanto riguarda le acque, una gestione che non riconosce il ruolo tariffario dell’Autorità di riferimento (ARERA), con la conseguenza che la gestione della risorsa idrica, soprattutto nel caso del Servizio Idrico Integrato, è non uniforme al territorio nazionale. ( Sentenza n. 142/2015, pubblicazione in G. U. 15/07/2015 n. 28.). Confusione non risolta neanche con la variazione dell’articolo 117 della Costituzione, che, anzi, ha portato frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale di contenziosi tra Stato e Regioni autonome italiane.
La programmazione della gestione della risorsa è compito del Dipartimento Regionale delle Acque e dei Rifiuti, mentre le concessioni, unicamente dal punto di vista tecnico, fanno riferimento agli Uffici del Genio Civile territorialmente competenti. Alla pagina indicata sono scaricabili le tabelle dei canoni e la modulistica relativa alle denunce annuali di prelievo, oltre all’accesso al Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia, approvato nel 2015.
Il Servizio Osservatorio delle Acque del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, presso l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di Pubblica Utilità è stato inserito nell’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia.
L’agrometeorologia è quindi uno strumento essenziale per le produzioni ecocompatibili e per i prodotti di qualità. In quest’ottica vanno pertanto considerati l’istituzione e l’avvio operativo del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS).
Il riferimento normativo di base che ne prevede l’istituzione è l’art. 6 della L.R. n. 23, risale all’agosto del 1990, mentre la realizzazione è stata possibile grazie alle risorse finanziarie della misura 10.1 del POP Sicilia 1994-1999.
A partire da gennaio 2002, le attività del SIAS si stanno gradualmente sempre più orientando verso le fasi applicative e divulgative delle elaborazioni agrometeorologiche e agroclimatologiche.
Un ricco sito con numerose sezioni e pagine web, si possono trovare le seguenti informazioni e servizi: dalle previsioni dettagliate, alla cartografia tematica on line realizzata con tecnologia WEB-GIS, alle applicazioni sull’irrigazione, sulla difesa fitosanitaria, sulle gelate, sulla previsione degli incendi boschivi, sulla maturazione dell’uva; dai bollettini agrometeorologici previsionali, ai riepiloghi mensili.
Disponibile un sistema informativo territoriale principalmente orientato ai dati territoriali, come risulta dal catalogo.
Un portale dei dati contenente informazioni relative ai settori di attività dell’ amministrazione regionale e delle pubbliche amministrazioni regionali. I dati ambientali riguardano vari temi, non riguardanti le acque interne.
Con DECRETO PRESIDENZIALE 14 giugno 2016, n. 12, i Servizi Uffici del Genio Civile sono strutture periferiche del Dipartimento Regionale Tecnico e svolgono la loro attività nell’ambito della circoscrizione provinciale.
Servizio Genio Civile di AGRIGENTO
Servizio Genio Civile di CALTANISSETTA
Servizio Genio Civile di CATANIA
Servizio Genio Civile di MESSINA
Servizio Genio Civile di PALERMO
Servizio Genio Civile di RAGUSA
Servizio Genio Civile di SIRACUSA
Servizio Genio Civile di TRAPANI
Con la legge n.19 del 11/08/2015 la Regione Sicilia ha riorganizzato in servizio idrico, mantenendo il coordinamento degli Ambiti territoriali ottimali.
L’Associazione Siciliana dei Consorzi ed Enti di Bonifica e di Miglioramento Fondiario – costituita il 19/1/1947 e riconosciuta con decreto del Presidente della Regione Siciliana n° 93/A del 8/7/1 952 – ha sede in Palermo ed è retta da uno Statuto.
L’ASCEBEM esercita nella Regione Siciliana tutte le funzioni che lo Statuto dell’ANBI attribuisce alle Unioni Regionali, quindi opera nell’ambito del territorio regionale quale organismo associativo di coordinamento dei Consorzi, nel rispetto delle prerogative istituzionali di questi al fine di rappresentare in maniera organica le esigenze e le problematiche del settore.
Consorzio di Bonifica della Sicilia Occidentale che raggruppa i seguenti consorzi
Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale che raggruppa i seguenti consorzi
La Regione Liguria ha un proprio sito dedicato all’ambiente e come meglio specificato nell’introduzione al capitolo delle acque: ” Come viene descritto nella sezione geologia, l’acqua ligure ha un aspetto sfuggente e contrastato: scorre raramente tranquilla in superficie, ma si nasconde più spesso nel sottosuolo, abbandona per molti mesi all’anno gli alvei dei torrenti in secca e riappare impetuosa in coincidenza dei temporali, modella la costa con onde, mareggiate e correnti”
La gestione delle acque interne in Liguria è affidata alla Regione che procede di concerto con le Province ed i Comuni, come prevede la normativa regionale in merito. I compiti della Regione vanno dalla pianificazione e gestione dell’intero ciclo integrato delle risorse idriche, dall’attingimento alla distribuzione di acqua potabile, dalla concessione di grandi derivazioni per uso potabile, agricolo o industriale al controllo in merito alla qualità ed alla disponibilità delle risorse, dalla localizzazione degli impianti alla depurazione di reflui e scarichi.
La Regione Liguria ha un Portale ambientale attivo con numerose informazioni, anche geologiche, tra cui anche la mappatura delle derivazioni idriche. Invece il Geoportale, estremamente ricco e dettagliato sui dati territoriali, è un utile strumento per casistiche varie.
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE
Secondo quanto previsto dal Consiglio regionale, è stato predisposto il testo coordinato del Piano di tutela, con presa d’atto della Giunta regionale. Il testo coordinato del Piano è pubblicato qui.
DISTRETTI IDROGRAFICI
Il territorio regionale ricade per il versante padano nel Distretto Idrografico del fiume Po e per i restanti bacini nel Distretto dell’Appennino Settentrionale, su cui siti si possono scaricare i Piani di Bacino relativi.
La Legge Regionale n. 1 del 24 febbraio 2014, come modificata dalla Legge Regionale 23 settembre 2015 n.17, individua 6 Ambiti Territoriali Ottimali, le cui funzioni di enti di governo degli ATO liguri per l’organizzazione del servizio idrico integrato, inizialmente attribuite ad aggregazioni comunali, sono assegnate alle Province:
Gli ATO, come è noto, rilasciano l’autorizzazioni agli scarichi nella pubblica fognatura e quindi sono soggetti alla recente normativa sull’autorizzazione Unica ambientale. Ogni Ato ha inserito le nuove disposizioni sul proprio sito, ove presente.
ARPAL è un stata istituita con Legge Regionale 39/95, in attuazione della Legge 61/94.
L’Agenzia è ora regolata dalla legge regionale n° 20 del 4 agosto 2006 e s.m.i., “Nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure e riorganizzazione delle attività e degli organismi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo in campo ambientale”, che mantiene in capo ad ARPAL le competenze istituzionali in campo ambientale.
Le competenze sulle acque sono molteplici e vanno dal monitoraggio all’elaborazione di dati ( per approfondire)
La Regione è competente per le funzioni amministrative relative alle piccole e grandi derivazioni d’acqua pubblica.
Sono definite grandi derivazioni quelle che eccedono i seguenti limiti:
a) per produzione di forza motrice: potenza nominale media annua kilowatt 3.000
b) per uso potabile: litri 100 al minuto secondo
c) per irrigazione: litri 1.000 al minuto secondo o meno per irrigare una superficie superiore ai 500 ettari
d) per bonificazione per colmata: litri 5.000 al minuto secondo
e) per usi industriali, inteso tale termine con riguardo ad usi diversi da quelli espressamente indicati: litri 100 al minuto secondo
f) per uso ittiogenico: litri 100 al minuto secondo
g) per costituzione di scorte idriche a fini di uso antincendio e sollevamento a scopo di riqualificazione di energia: litri 100 al minuto secondo.
La derivazione di acque pubbliche è subordinata all’ottenimento di una concessione, a norma del Regio Decreto n. 1775 dell’11 dicembre 1933 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici); tale concessione, prima del riordino delle funzioni attribuite alle province stabilito dal D.P.G. 21/2015, era rilasciata dalla Regione, nel caso delle grandi derivazioni, oppure dalla Provincia competente per territorio, nel caso delle piccole derivazioni.
Oggi, come stabilito dalla L.R. n. 15/2015 e dal Decreto del Presidente della Giunta n. 21/2015 tutte le concessioni, grandi e piccole, sono di competenza regionale, a cura dei seguenti uffici territorialmente competenti:
La presentazione delle istanze di derivazione è possibile tramite la compilazione dei modelli di domanda scaricabili nella sezione “Allegati”, oppure on line.
Dal geoportale si accede alle cartografia delle derivazioni idriche.
Ne esiste solo uno:
Il Molise è una regione dell’Italia meridionale con circa 320.000 abitanti. L’ultima regione istituita per scissione dall’Abruzzo nel 1963 con circa il 40% del territorio occupati da montagne che fanno parte della grande catena montuosa italiana degli Appennini e in particolare dell’Appennino meridionale. Le acque presenti sono principalmente fiumi e nascono quasi tutti dal Matese nell’occidente, per poi sfociare nelle coste adriatiche. Il fiume principale è il Biferno, il più lungo (85 km) e col bacino idrografico più grande della piccola regione. Il Trigno è il secondo fiume per lunghezza del Molise (84 km) e anch’esso sfocia nell’Adriatico così come il Fortore altro piccolo fiume molisano sfociante nella parte pugliese del mare interno del Mar Mediterraneo. Altro discorso lo meritano i fiumi che attraversano il Molise, ovvero che nascono e sfociano in altre regioni come il Sangro o il Volturno che è il più importante fiume del Mezzogiorno passante per un breve tratto in Molise. Sono presenti alcuni laghi di origine artificiale e pochissimi laghi naturali a carattere stagionale. ( liberamente tratto da Wikipedia)
Come già altre regioni anche il Molise mette a disposizione, attraverso il GIS, Geographical Information System, un servizio di consultazione cartografico che consente l’interrogazione e la visualizzazione delle schede relative agli elementi che compongono le diverse reti (sottosuolo, discariche, risorse idriche, etc.). In particolare sono presenti carte tematiche riguardanti la difesa del suolo. Ai servizi in dettaglio si accede tramite registrazione.
Come stabilito dal D.Lgs. 152/2006 l’Italia è stata suddivisa in otto distretti idrografici ed il Molise fa parte del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, nel cui sito sono disponibili piani e documentazione scaricabile.
L‘Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Molise, istituita con legge regionale 13 dicembre 1999 n. 38 è Ente strumentale della Regione Molise. Come in tutte le regioni italiane, ai sensi dell’art. 5 della legge regionale n. 38/99 l’Arpa Molise è preposta all’esercizio delle funzioni e delle attività tecnico-scientifiche per la prevenzione collettiva e per i controlli ambientali, alla realizzazione di iniziative di ricerca in materia ambientale, all’erogazione di prestazioni analitiche di rilievo sia ambientale che sanitario.
Sulle acque e sulle competenze di Arpa ci sono pagine dedicate, soprattutto per la rete dei monitoraggi quali-quantitativi, mentre per quanto riguarda i dati rimanda al Portale Regionale di cui sopra.
Nella Regione Molise, cosi come stabilito dalla Legge Regionale n.8/2009, l’ambito è coincidente con il territorio regionale e le funzioni sono svolte direttamente dalla Regione stessa. I comuni sono rappresentati dal Comitato di Ambito, mentre gli uffici regionali preposti sono il Servizio Idrico Integrato. Il Piano d’Ambito è scaricabile dal sito dell’Autorità Ambientale regionale, che l’ha redatto.
Il gestore attuale del Servizio Idrico integrato è l’Azienda Speciale Molise Acque, istituita con L.R. 37/1999 in sostituzione dell’Ente risorse idriche del Molise – E.R.I.M. istituito con la L.R. 2 settembre 1980, n. 31, è trasformato in Azienda speciale, denominata: “Molise Acque”.
I consorzi presenti sono tre:
La Regione Molise con la Legge Regionale n.34 del 29/09/1999 rilascia le grandi concessioni di derivazione d’acqua sia sotterranea che superficiale, la cui modulistica è scaricabile dal sito, oltre alle indicazione del personale addetto.