Portale di informazione sulle acque sotterranee e non solo

Toscana

L’ACQUA  IN TOSCANA

Ai sensi della Legge Regione Toscana n. 22 del 3 marzo 2015 Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), così come modificata ed integrata dalla Legge Regione Toscana n. 70 del 30 ottobre 2015, a partire dal giorno 01.01.2016 le province cessano la propria competenza nelle funzioni di rilascio delle concessioni.

Qui la pagina di riferimento regionale, di cui si accede a tutte le informazioni necessarie

DOCUMENTAZIONE TECNICA REGIONALE

Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Toscana è stato approvato nel 2017 ed è suddiviso nei 12 bacini idrografici presenti:

  • 3 bacini regionali (Ombrone, Toscana Costa, Toscana Nord);
  • 3 bacini nazionali (Arno, Po, Tevere);
  • 1 bacino sperimentale (Serchio);
  • 5 bacini interregionali (Magra, Fiora, Reno, Conca-Marecchia, Lamone-Montone)

Il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (Paer) , istituito dalla L.R. 14/2007, più volte modificato nel corso degli anni, è stato approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 10 dell’11 febbraio 2015, pubblicata sul Burt n. 10 parte I del 6 marzo 2015.

Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA)

Il portale – come recita l’introduzione –  mette a disposizione delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini i risultati delle attivita’ di controllo e monitoraggio effettuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana e da altri enti che operano in campo ambientale.

La pagina introduttiva sulle acque è possibile reperirla qui, da cui si naviga all’interno dei dati e delle mappe disponibili.

Catasto delle Utenze Idriche ( sia superficiali che sotterranee) in formato mappa.

OPEN DATA

Un portale che raccoglie database anche ambientale, oltre ad essere un punto di comunicazione e proposte.

Geologia

La Regione ha inserito numerose pagine web e database in merito alla geologia del suo territorio (vedi qui) ed in particolare è possibile scaricare e collegarsi ad una serie di database.


 DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO SETTENTRIONALE

Il territorio del Distretto attuale interessa 3 regioni la Toscana la Liguria e marginalmente l’Umbria.
Di seguito le Amministrazioni che ricadono all’interno del territorio:

Regioni

Queste invece le soppresse Autorità di Bacino nazionali, interregionali, regionali che interessavano il territorio del Distretto dell’Appennino Settentrionale:

  • Autorità di Bacino del Fiume Arno bacino nazionale
  • Autorità di Bacino del Fiume Serchio bacino nazionale
  • Autorità di Bacino del Fiume Magra bacino interregionale
  • Autorità di bacino Liguria bacino regionale
  • Bacino Regionale Toscana Nord bacino regionale
  • Bacino Regionale Toscana Costa bacino regionale
  • Bacino Regionale Ombrone Grossetano bacino regionale

Disponibili sul sito i piani di bacino e il piano rischio alluvioni.


AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

L’Agenzia, istituita con Legge regionale n. 66/1995, è attiva dal 1996 ed è stata recentemente riformata con Legge regionale n. 30/2009. Attraverso le proprie Strutture, dislocate in tutto il territorio regionale, ARPAT garantisce l’attuazione degli indirizzi regionali nel campo della prevenzione e tutela ambientale operando secondo quanto previsto nella Carta dei servizi e delle attività di ARPAT. L’Agenzia, dinamica e aperta alla partecipazione, opera al servizio delle istituzioni e di tutti i cittadini uniformando l’azione allo scenario definito nella mission e nella vision.

Acque superficiali

Acque sotterranee

Acque ad uso umano    ( acque potabili, acque di sorgente, acque minerali naturali, acque termali )

La banca dati POT riguarda il monitoraggio ambientale delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, previsto dal D.Lgs 152/2006 (art.80) e dei successivi decreti attuativi con i quali è stata recepita nell’ordinamento nazionale la Direttiva 2000/60/CE (WFD – Water Framework Directive)

Sito estremamente ricco di informazioni, dati, pubblicazioni e di facile navigabilità, consigliatissimo per gli aggiornamenti anche di livello europeo.

l’Agenzia Regionale Toscana esce ogni anno con numerosi rapporti e pubblicazioni riguardanti l’ambiente e sono scaricabili gratuitamente dal loro sito ( vedi qui )


SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E AMBITI TERRITORIALI

Dal 1 gennaio del 2012 da parte della Regione Toscana è stata istituita l’Autorità Idrica Toscana. L’autorità è un ente pubblico, rappresentativo di tutti i comuni toscani, al quale la legge regionale 69 del 28 dicembre 2011 attribuisce le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato. Le funzioni già esercitate dalle autorità di ambito territoriale ottimale sono state trasferte ai comuni che le esercitano obbligatoriamente tramite l’Autorità Idrica Toscana.

Il territorio poi è suddiviso in Conferenze Territoriali che riprendono i territori delle vecchie AATO,  stabiliti dalla L.R. 21-7-1995 n. 81: “Norme di attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36: “Disposizioni in materia di risorse idriche”, pubblicata nel B.U. Toscana 2 agosto 1995, n. 49 e non coincidono con i confini amministrativi delle Province.

Gli Ambiti sono 6:

a) ambito territoriale n. 1, denominato “Toscana Nord”;

b) ambito territoriale n. 2, denominato “Basso Valdarno”;

c) ambito territoriale n. 3, denominato “Medio Valdarno”;

d) ambito territoriale n. 4, denominato “Alto Valdarno”;

e) ambito territoriale n. 5, denominato “Toscana Costa”;

f) ambito territoriale n. 6, denominato “Ombrone”.


CONCESSIONI DI DERIVAZIONE D’ACQUA

Ai sensi della Legge Regione Toscana n. 22 del 3 marzo 2015 Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), così come modificata ed integrata dalla Legge Regione Toscana n. 70 del 30 ottobre 2015, a partire dal giorno 01.01.2016 le province cessano la propria competenza nelle funzioni di rilascio delle concessioni.

Città Metropolitana di Firenze

Sistema Informativo Metropolitana (S.I.T.)
L’amministrazione metropolitana ha avviato un percorso che mira alla costituzione di un unico sistema informativo che, superando consolidate le divisioni per disciplina e/o settore (ad esempio quelle per cui in genere un sistema informativo territoriale assume la sua rilevanza solo nell’ambito della pianificazione territoriale), mira ad integrare le diverse fonti per supportare le diverse attività – sia di pianificazione (strategica e territoriale), sia di programmazione, sia di gestione.

Comune di Grosseto

Provincia di Livorno

Provincia di Pisa

Sistema Informativo Territoriale

La Provincia di Pisa ha attivato il proprio Sistema Informativo Territoriale nel 1990. Tutta l’attività si è sviluppata in coerenza con quanto disposto, prima dalla Legge Regionale N° 5/95 e successivamente dalla Legge Regionale N° 1/05, che assegna al SIT un ruolo insostituibile quale riferimento conoscitivo fondamentale per la definizione degli atti di governo del territorio e la verifica dei loro effetti.

Provincia di Pistoia

Provincia di Prato

La Provincia di Prato si è dotata di un Sistema Informativo Territoriale in cui sono raccolti tutti i dati e gli archivi riguardanti il suo territorio. ( vedi elenco).  Esiste un layer relativo agli acquiferi visibile previo installazione di un viewer ( vedi qui).

Provincia di Siena

Il Sistema Informativo  Territoriale è reperibile sul sito, denominato SIT ma è necessario richiedere i dati tramite la modulistica ( vedi qui)


CONSORZI DI BONIFICA

La Legge Regionale 79 del 17 dicembre 2012  ha riformato la materia della bonifica in Toscana secondo alcuni principi guida:

  • L’attività di bonifica comprende tutte le azioni relative alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio e alla gestione e manutenzione dei corsi d’acqua e delle relative opere;
  • Tutto il territorio regionale è affidato ai 6 nuovi consorzi di bonifica, con il superamento della separazione delle competenze tra Consorzi e Comunità Montane;
  • La Regione ha assegnato ad ogni Consorzio la gestione di un reticolo idrografico individuato su base cartografica indipendentemente dalle classifiche di cui ai R.D. 523/1904 e 368/1904;
  • Il tributo di bonifica è stato applicato in maniera omogenea a tutto il territorio regionale sulla base dei nuovi piani di classifica, approvati dalla Giunta Regionale;
  • I Consorzi hanno cominciato a gestire in forma associata alcune  attività per garantire una presenza omogenea sul territorio e produrre economie di scala.

Con la nuova legge il territorio è diviso in 6 comprensori di bonifica affidati a 6 Consorzi di Bonifica, associati ad ANBI Toscana,  che sostituiscono tutti gli altri enti che, in precedenza, avevano funzioni di bonifica:

 

Consorzio Lamma

ll LaMMA, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile, è un consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.