La LR n. 53 del 1998 delega alle Province e alla Città Metropolitana di Roma Capitale le competenze per le concessioni di piccole derivazioni, mentre le grandi derivazioni come la richiesta e la riscossione del canone di concessione demaniale è e in capo alla Regione Lazio. Con la nuova Legge Del Rio la situazione è rimasta inalterata.
Una situazione particolare in merito alla risorsa idrica utilizzata ai fini potabili si registra nell’area di Viterbo. Su specifica richiesta della Regione Lazio il Presidente del Consiglio dei Ministri, con Decreto del 17 dicembre 2010, ha dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla concentrazione di arsenico nelle acque destinate all’uso umano superiore ai limiti di legge in alcuni comuni del territorio della Regione Lazio, al fine di attuare interventi emergenziali atti a garantire alle popolazioni interessate la fornitura idrica rientrante nei parametri imposti con il decreto legislativo n. 31/2001 relativamente a parametro Arsenico.
I riferimenti regionali sono:
Il Piano di Tutela delle Acque Regionale è il principale strumento di pianificazione in materia di acqua e si pone l’obiettivo di perseguire il mantenimento dell’integrità della risorsa idrica, compatibilmente con gli usi della risorsa stessa e delle attività socio-economiche delle popolazioni del Lazio.
Il Geoportale, pensato per favorire la condivisione dei dati cartografici, ha sostituito il vecchio geoportale SITR e, a partire dal mese di gennaio 2015, costituisce per gli utenti un punto di accesso privilegiato al patrimonio cartografico della Regione. Sono disponibili anche la fototeca e la cartografia storica.
I Contratti di Fiume nella regione Lazio hanno un sito apposito, dove seguire i vari progetti.
La Regione, in attuazione della legge 18 maggio 1989, n. 183, ha istituito, con deliberazione della Giunta regionale n. 3734 del 18 maggio 1991, l’Autorità dei bacini regionali disciplinata con la L.R. n.39/1996.
Fra le principali attività dell’Autorità dei bacini regionali sono il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) – (DCR n.17 del 04/04/2012) ed il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (Direttiva 2007/60/CE – D.Lgs. n.49/2010).
Il territorio laziale è ricompreso nei seguenti distretti idrografici:
La Regione Lazio gestisce direttamente acquedotti realizzati dalla disciolta Cassa per il Mezzogiorno e trasferiti alla Regione Lazio nel 1983, riguardano 19 comuni della Provincia di Rieti e 2 della provincia dell’Aquila. Il servizio all’utenza è realizzato a cura dei Comuni.
Come previsto dalla norma nazionale la Regione Lazio si è dotata della figura del garante per il servizio idrico, che svolge funzioni di verifica e controllo supportato dal Consiglio dei Responsabili delle Segreterie tecnico operative costituite negli ambiti territoriali ottimali e producono semestralmente dei rapporti scaricabili dal sito.
Il garante presiede anche la Consulta degli Utenti e dei Consumatori del S.I.I. (ex art. 10 L.R. 26/98), conosciuta anche come Consulta idrica, è composta dai rappresentanti delle formazioni associative degli utenti riconosciute dal Comitato regionale degli utenti e consumatori di cui alla L.R. 10 novembre 1992 n.44, ed è stata istituita nell’ottobre del 1999.
Gli Ato presenti in Lazio sono 6, cosi come stabilito A deciderlo è stata la Giunta regionale che in una delibera ha ridefinito la ripartizione del territorio tenendo conto, spiega una nota, della popolazione servita e dell’accorpamento dei Comuni per Aree Vaste e Città Metropolitana, tenendo conto dei dati relativi alla popolazione residente su base Istat al 1 gennaio 2017 nei comuni del Lazio.
La delibera cambia la situazione esistente. Infatti, sinora gli Ato sono stati 5: l’Ato1, denominato Lazio Nord–Viterbo; l’Ato2, denominato Lazio Centrale–Roma; l’Ato3, denominato Lazio Centrale–Rieti; l’Ato4, denominato Lazio Meridionale–Latina, l’Ato5, denominato Lazio Meridionale – Frosinone.
Coincidente con la società unica in house Talete , mentre gli uffici Ato hanno un pagina web con gli indirizzi e l’amministrazione trasparente.
In corso di definizione causa la creazione di ATO6 che comprende in parte alcuni comuni afferenti origirariamente all’ATO2. Comunque il gestore unico è ACEA.
Gestito da Acqua Pubblica Sabina
A.T.O. n. 4 “Lazio Meridionale Latina” nasce il 4 luglio 1997 con la deliberazione del Consiglio Provinciale di Latina n. 56, in cui si approvava lo schema definitivo della Convenzione di Cooperazione. I comuni serviti sono 35 e il gestore unico con una società mista pubblico- privato, dove il pubblico detiene la maggioranza è Acqualatina Spa (www.acqualatina.it)
Coincidente quasi del tutto con la Provincia di Frosinone in attesa della definizione dell’ATO 6 ha come gestore unico Acea.
La pagina relativa alle acque dà l’accesso ad una serie di informazioni abbastanza recenti.
Il Sistema Informativo Regionale Ambientale (S.I.R.A.) è un sistema di archiviazione, gestione ed elaborazione di informazioni costituite da banche dati, dati georeferenziati, carte tematiche e strumenti per l’elaborazione dei dati e l’analisi spaziale.
Nel Lazio sono stati individuati sei comprensori di bonifica entro i quali sono stati definiti dieci Consorzi di bonifica che svolgono un ruolo imprescindibile di salvaguarda e difesa ambientale, che eseguono e mantengono opere pubbliche inerenti la difesa del suolo, la bonifica idraulica e la distribuzione irrigua.
I Consorzi di bonifica in cifre:
Si elencano i consorzi di bonifica esistenti in Lazio con i relativi link:
Provincia di Frosinone:
Consorzio di Bonifica a Sud di Anagni
Consorzio di Bonifica della Conca di Sora
Consorzio di bonifica della Valle del Liri
Provincia di Latina:
Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino
Consorzio di Bonifica sud Pontino
Provincia di Rieti:
Consorzio della Bonifica Reatina
Consorzio Lazio Nord
Città Metropolitana di Roma Capitale:
Consorzio di Bonifica Tevere ed Agro Romano
Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare
Provincia di Viterbo:
Consorzio di Bonifica della Val di Paglia Superiore
Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca
La Provincia di Frosinone, in base all’art.8 della Legge Regionale n.53 dell’11 dicembre 1998, è competente in materia di concessioni di piccole derivazioni di acque pubbliche. L’accesso diretto alla pagina della modulistica consente di accedere direttamente alle funzioni utili per il rilascio della concessione.
Nell’ambito del Settore Ecologia ed Ambiente l’Ufficio Risorse Idriche si occupa, fra l’altro, delle concessioni di derivazione d’acqua. Alla pagina dedicata è possibile poi accedere alla modulistica e ai contatti. In corso la digitalizzazione degli accessi e pagamenti. Esiste anche un sistema informativo territoriale dove, però, manca al momento riferimenti a pozzi, acquiferi e zone di rispetto.
E’ il VI settore che se ne occupa e la modulistica è suddivisa a seconda del tipo: autorizzazione , licenza di attingimento, uso domestico.
La gestione delle autorizzazioni e concessioni fa riferimento al Servizio 2 nell’ambito del Dipartimento IV e nella stessa pagina si accede alla modulistica.
Il Sistema Informativo Geografico, GIS, della Città Metropolitana di Roma Capitale, è suddiviso in aree tematiche, incentrato sui grandi temi ambientali e sui piani di gestione del territorio. E’ operativo uno sportello telematico, ma al momento non riguarda le istanze relative alle concessioni.
Il Settore Ambiente, Territorio e Difesa del Suolo gestisce i procedimenti amministrativi per le acque e dalla pagina indicata si accede alla modulistica e alle indicazioni operative per ogni tipologia di richiesta.