La tutela delle risorse idriche sono uno degli obiettivi della Regione Lombardia, con una serie di delibere di Giunta e di atti legislativi. La gestione della risorsa rimane, come pianificazione e grandi derivazioni alla regione e gli uffici collegati, mentre le piccole derivazioni sono a carico delle Province e della Città Metropolitana.
La Direzione Generale Ambiente e Clima si occupa di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile. In particolare segue le attività tecnico-amministrative e di pianificazione in materia di qualità dell’aria, mitigazione dei cambiamenti climatici, emissioni in atmosfera, bonifiche, cave e miniere, rifiuti, tutela della biodiversità.
I siti tematici della regione sono elencati in una pagina ad hoc, da cui si accede ad una serie di informazioni utili, come:
Molte informazioni e database con una banca dati del sottosuolo con un minimo di dati desunti da altri elenchi. Mancano però molte informazioni che invece sono presenti in altre regioni.
Molti database presenti, suddivisi per tematiche con accesso agli open data di province e città metropolitana. Si consiglia l’utilizzo dei tag per facilitare la ricerca vista la vasta disponibilità di dati
L’accordo è stato promosso da Regione Lombardia, vede come Responsabile il Comune di Milano e si basa sul riconoscimento del ruolo che i sistemi rurali integrati e un’agricoltura multifunzionale possono svolgere in riferimento al contenimento del consumo di suolo, alla fornitura di servizi (ecosistemici, culturali, sociali ..), alla costruzione di nuove relazioni tra realtà urbane e rurali. La presenza attiva dei distretti agricoli è in questo quadro un punto di forza.
Esiste una pagina informativa sulle concessioni: le grandi derivazioni sono concesse dalla Regione, dagli Uffici territoriali regionali mentre le piccole dalle province e città metropolitana.
Le istanze di derivazione acqua pubblica dovranno essere “obbligatoriamente” presentate tramite il portale on-line di Regione Lombardia “SIPIUI”: SIPIUI
La Regione Lombardia in ottemperanza alla Direttiva 2000/60 ricade nel distretto idrografico padano ed il bacino idrografico del Po interessa il territorio di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, e si estende anche a porzioni di territorio francese e svizzero.
L’ambito di competenza dell’Autorità di bacino riguarda il territorio compreso nella perimetrazione definita e approvata con DPR 01/061998 e successivamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 19/10/1998, con annessa cartografia alla scala 1:250.000.
Si segnala la Direttiva alluvioni e il Piano di Bilancio Idrico.
Mentre l’Agenzia Interregionale per il fiume Po – AIPo, con quattro leggi approvate dai Consigli Regionali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, è stata istituita, dal 2003, ente strumentale delle quattro Regioni, che raccoglie l’eredità del disciolto Magistrato per il Po (istituito nel 1956) e cura la gestione del reticolo idrografico principale del maggiore bacino idrografico italiano, occupandosi, essenzialmente, di sicurezza idraulica, di demanio idrico e di navigazione fluviale.
Per svolgere tali funzioni, AIPo è articolata con sedi territoriali nel bacino – da Torino (Moncalieri), fino a Rovigo – e ha la sua sede principale a Parma. Dal suo sito è accessibile il geoportale che raccoglie i dati delle regioni interessate riguardanti il reticolo maggiore. In diretta sono disponibili i dati del monitoraggio idrografico e la possibilità di estrapolare i dati storici.
In Lombardia ci sono dodici ATO, uno per provincia e città metropolitana. Agli ATO è demandato il governo dell’intero ciclo dell’acqua che comprende le attività di captazione (ricezione), adduzione (produzione) e distribuzione di acqua a usi civili, fognatura e depurazione delle acque reflue.
Con la legge regionale 12 ottobre 2015 – n. 32 è stato costituito un unico ATO (al posto dei precedenti ATO Provincia e ATO Città di Milano) coincidente con i confini amministrativi della Città metropolitana di Milano.
L‘Arpa Lombardia si occupa della protezione dell’ambiente e fa parte del Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente , come tutte le altre Agenzie regionali e provinciali.
Nel tema delle acque è fortemente impegnata e sono disponibili due rapporti sullo stato qualitativo delle acque oltre al portale idrologico
Pagina del servizio di riferimento : qui sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati e relativa modulistica.
La Provincia di Bergamo ha anche inserito un aggiornatissimo database cartografico delle derivazioni e molto altro liberamente consultabile. esiste anche un Geoportale, con dati molto scarni.
Pagina del servizio di riferimento : qui, oltre ai nominativi del personale incaricato, sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati.
La Provincia di Brescia ha inoltre un geoportale , ove è possibile reperire una serie di informazioni cartografiche utili.
Pagina del servizio di riferimento : con i riferimenti del personale incaricato e disponibile; nella pagina introduttiva vi sono i dettagli sul procedimento amministrativo. La modulistica è reperibile qui
Pagina del servizio di riferimento : qui, oltre ai nominativi del personale incaricato, sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati; a lato della pagina c’è la possibilità di scaricare la modulistica.
E’ consultabile a parte il link alle spese di istruttoria.
La Provincia di Cremona ha un portale cartografico, dove sono consultabili, informazioni utili per le derivazioni d’acqua sotterranea.
Pagina del servizio di riferimento: qui, oltre ai nominativi del personale incaricato, sono elencate tutte le tipologie di procedimenti amministrativi effettuati.
Pagina di riferimento del Servizio: qui è possibile reperire i contatti per la richiesta di informazioni.
Pagine di riferimento del servizio: qui è possibile reperire i riferimenti del servizio ed accedere alla pagina della modulistica.
La Provincia si è dotata di un geoportale con numerosi dati ambientali.
la Provincia di Mantova dispone di alcune pagine di domande frequenti ( FAQ) ed alcune di queste sono di chiarimento per il demanio idrico nella sezione ambiente.
Pagine di riferimento del servizio: qui è possibile reperire le informazioni relative alla procedura per il rilascio delle concessioni di derivazioni d’acqua.
Da questa pagina si accede ai vari servizi offerti on-line riferiti all’ambiente
Pagina di riferimento del servizio: qui è possibile scaricare la modulistica e tutte le informazioni necessarie.
Nessun dato
Pagina introduttiva del servizio : con i nominativi del personale e la modulistica con le procedure.
E’ attivo anche un sistema cartografico a varie modalità di accesso.
pagina di riferimento per le concessioni di derivazioni d’acqua con la modulistica e l’iter concessorio dettagliato.
invece per i contatti si consulta l’organigramma.
E’ disponibile un sito di cartografia on-line con alcune informazioni utili ( vai al sito).
In regione ci sono numerosi consorzi irrigui e di bonifica che si sono associati in un consorzio regionale, dal cui sito si accede a tutti gli enti associati
La Regione Campania ha un ricco sito per la difesa del suolo, dove tratta i numerosi temi inerenti il territorio. La Campania è solcata da pochi ma relativamente importanti corsi d’acqua. Il fiume Volturno è quello più importante ed è lungo all’incirca 170 Km mentre l’area del bacino idrografico, che è di circa 5600 Km2, rappresenta quasi il 40% dell’intero territorio regionale.
Il bacino idrografico è costituito dall’insieme di due importanti bacini: quello dell’alto Volturno, che si individua prevalentemente in rocce carbonatiche, e quello del Calore Irpino in cui prevalgono i litotipi argillosi. Il secondo fiume della Campania è il Sele che nasce dal Monte Cervialto dalla sorgente di Caposele ed ha una lunghezza di circa 65 Km mentre il suo bacino ha un’estensione areale di circa 3200 Km2.
Dalla pagina introduttiva si accede ad una serie di informazioni, compreso l’accesso al sistema informativo territoriale.
La Regione Campania, con la approvazione della Legge 16 dicembre 2004, n. 16, recante “Norme sul Governo del Territorio” ha istituito, all’art. 17, il Sistema Informativo Territoriale che, nel rispetto delle funzioni istituzionali di ciascun Settore, avrà il compito di coordinare l’informazione geografica della Regione e consentire a quanti operano, a diverso titolo, sul territorio regionale di avvalersi in tempi rapidi degli strumenti operativi di conoscenza al fine di indirizzare le scelte di pianificazione e di natura economica valutando le specificità del territorio regionale. Alcune informazioni sono ad accesso riservato, e bisogna registrarsi.
Il Piano di Tutela delle Acque è stato aggiornato nel 2020.
Sulle sua pagine web sono disponibili i piani- programmi. Sono rimasti alcuni siti delle antecedenti autorità di bacino come:
L’organizzazione “a rete” di Arpac si compone di una struttura centrale, con sede a Napoli, e cinque dipartimenti provinciali. La struttura centrale (Direzione generale, Direzione tecnica e Direzione amministrativa) definisce le politiche di indirizzo e di sviluppo, coordina le attività tecnico-scientifiche e amministrative dell’ente e ne elabora le strategie di comunicazione. Nell’ambito della Direzione tecnica, d’altra parte, sono presenti diversi comparti tematici: tra questi, Siti contaminati e bonifiche, Tutela dell’ambiente marino-costiero e oceanografia, Rifiuti e uso del suolo.
La tematica acque si è arricchita di alcuni approfondimenti recenti.
Riferimento unico per la gestione del Servizio Idrico Integrato, creato con Legge regionale 2 dicembre 2015, n. 15.
“Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, con vari distretti.
In parte raggruppati sotto un consorzio regionale , Campania Bonifiche , sono i seguenti:
In base alla L.R. 29 maggio 1980, n. 54 (Delega e sub-delega di funzioni regionali ai Comuni, alle Comunità Montane e alle Province e disciplina di provvedimenti legislativi ed amministrativi regionali concernenti le funzioni delegate e sub-delegate), e al Regolamento Regionale 12 novembre 2012, n. 12 così come modificato Regolamento Regionale 6 marzo 2018, n. 2., sono sub-delegate alle province tutte le funzioni amministrative in materia di acque ed acquedotti. Le grandi derivazioni sono rilasciate a livello regionale e si consiglia di contattare l‘URP.
Per le concessioni si fa riferimento ad una pagina dedicata, dove si scarica anche la modulistica.
La Provincia dispone di un SIT, ad accesso regolamentato. Esiste la modulistica per pozzi.
Sullo sportello on-line è disponibile la modulistica acque e i contatti
In una pagina dedicata si trovano i riferimenti, la modulistica ed il procedimento. Mentre per l’autorizzazione all’escavazione è un’altra struttura, dove è anche possibile accedere al catasto pozzi, previa richiesta. E’ presente anche un SIT
La Provincia ha un Geoportale con numerosi dati di base, mentre la modulistica, i riferimenti e le indicazioni per il rilascio di concessioni si trovano in un’altra pagina
Con la legge n.17/2000 sono state stabilite le funzioni, tra l’altro, relative alla gestione della risorsa idrica. La Regione mantiene le attività di programmazione e raccolta dati mentre le altre funzioni sono attribuite alle Province.
AVVISO IMPORTANTE
Piattaforma online “Procedimenti derivazioni idriche” Regolamento regionale n. 2/2017.
In attuazione di quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 131 del 11/02/2020 “Approvazione delle modalità di informatizzazione dei procedimenti riguardanti le derivazioni di acqua pubblica: piattaforma online “Procedimenti Derivazioni idriche” sul portale www.sit.puglia.it”, si comunica che a partire dal 1 giugno 2020 entrerà in esercizio la piattaforma online per i procedimenti di derivazioni idriche (pozzi).
Si rammenta che, a partire da tale data non sarà più possibile presentare, quindi accettare da parte della Provincia di Brindisi, nuove istanze cartacee riguardanti tutte le diverse tipologie di autorizzazione e/o comunicazioni compreso le dichiarazioni relative ai prelievi effettuati.
Pertanto tutte le nuove istanze di qualsivoglia tipologia inerenti l’approvvigionamento idrico (pozzi), dovranno essere tassativamente inoltrate alle Province utilizzando la predetta piattaforma online.
Si informa che l’accesso alla piattaforma online da parte degli utenti e/o tecnici avviene attraverso il portale www.sit.puglia.it previa registrazione e successiva richiesta di abilitazione al servizio specifico.
Per ogni opportuno approfondimento la Deliberazione della Giunta Regionale n. 131 del 11/02/2020 e la DD n. 95 del 21.04.2020 di approvazione del manuale d’uso.
Il Portale del Sistema Informativo Territoriale con numerosi dati liberamente scaricabili come il Piano di Tutela delle Acque .
Nel portale degli open data i dati sono stati aggiornati
Sulle sua pagine web sono disponibili i piani- programmi.
La Regione Puglia dovendo ottemperare alla Legge 26 marzo 2010 n. 42, Soppressione Autorità d’Ambito Territoriale per la gestione delle risorse idriche, ha istituito con Legge Regionale 30 maggio 2011, n. 9 e successiva modifica Legge Regionale 13 ottobre 2011, n. 27. “Modifiche alla legge regionale 30 maggio 2011, n. 9 (Istituzione dell’Autorità idrica pugliese), l’Autorità idrica pugliese, soggetto rappresentativo dei comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua, con sede legale in Bari. L’Autorità, ente pubblico non economico, è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile. Il gestore per la Puglia è unico ed è l’Acquedotto Pugliese
L’Agenzia effettua i monitoraggi delle acque superficiali, le acque destinata al consumo umano.
Ha un sito dedicato agli indicatori ambientali
Nella Regione Puglia è attiva l’Associazione dei Consorzi, ANBI Puglia e i consorzi aderenti sono:
In carico alle Province e Città metropolitana di Bari come da norma sopracitata tramite il portale del sistema informativo territoriale della Regione Puglia.
La struttura regionale di riferimento è l’ Area Tutela e Sviluppo del Territorio Direzione Difesa del Suolo che ha compiti in merito alla tutela e alla gestione della risorsa idrica. Nel primo caso il riferimento tecnico- legislativo è il Piano di Tutela delle Acque risalente però al 2009 cui nel 2017 con un apposita delibera di Giunta sono state effettuate delle integrazioni. Nel secondo caso la regione intende gestire la risorsa in modo integrato per cui gli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione devono essere considerati come momenti successivi di un unico percorso di uso dell’acqua chiamato appunto “ciclo integrato dell’acqua”.
Le concessioni di derivazioni sono gestite dagli Uffici Provinciali del Genio Civile, oltre a mantenere la sicurezza idraulica della rete idrografica principale rilasciando le concessioni per l’uso delle aree demaniali(demanio marittimo ed idrico), le opere per le difese idrauliche, la verifica della compatibilita’ idraulica delle varianti urbanistiche.
La modulistica dell’ambiente, comprensiva di tutte le competenze della regione è reperibile in un unica pagina.
La Regione ha attivato una serie di database, raccolti per la maggior parte nel GeoPortale Regionale, dove è possibile scaricare e ricercare informazioni territoriali, ma manca la visualizzazione su mappa, evidenziando che sono dati generici e suddivisi per comuni.
Inoltre sono disponibili carte geologiche.
Di seguito si elencano i link interessati alla gestione della risorsa idrica come servizio idrico integrato.
Gestori
La Regione Veneto fa parte del Distretto delle Alpi orientali per la maggioranza del suo territorio, ed una parte nell’autorità di Bacino del fiume Po.
Nel territorio della Regione del Veneto sono state individuate le seguenti Autorità di Bacino:
L’Agenzia, come tutte, si occupa di controllo, monitoraggio, raccolta ed elaborazione dati relativamente a acque interne, marino-costiere e di transizione, con indagini e accertamenti tecnici necessari a stabilirne la qualità.
Dalla pagina iniziale si accede ai documenti, pubblicazioni, novità e contatti.
il Servizio Idrologico Regionale (SIR) segue la parte di idrologia che studia i flussi d’acqua che costituiscono il cosiddetto ciclo idrologico, la cui conoscenza consente di gestire con maggiore efficacia le risorse idriche, di prevedere le piene disastrose, di limitare l’erosione dei suoli ed i fenomeni franosi, ma anche di ottimizzare l’utilizzo della risorsa acqua nell’ottica di un utilizzo sostenibile della risorsa.
L’Anbi Veneto, Unione Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, associa e rappresenta tutti i 10+1 Consorzi di bonifica del Veneto che operano nel settore della difesa del suolo e della gestione delle risorse idriche. ANBI VENETO fa parte di ANBI, Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, la quale – in sede nazionale – persegue gli stessi scopi ed assolve le medesime funzioni.
I consorzi sono i seguenti:
1. Veronese
2. Adige Po
3. Delta del Po
4. Alta Pianura Veneta
5. Brenta
6. Adige Euganeo
7. Bacchiglione
8. Acque Risorgive
9. Piave
10. Veneto Orientale
11. Leb
Una delle cinque regioni autonome italiane, cosi come definita dalle Leggi Costituzionali dello Stato Italiano, istituita con una legge costituzionale del 1948, che prevede, soprattutto per quanto riguarda le acque, una gestione che non riconosce il ruolo tariffario dell’Autorità di riferimento (ARERA), con la conseguenza che la gestione della risorsa idrica, soprattutto nel caso del Servizio Idrico Integrato, è non uniforme al territorio nazionale. ( Sentenza n. 142/2015, pubblicazione in G. U. 15/07/2015 n. 28.). Confusione non risolta neanche con la variazione dell’articolo 117 della Costituzione, che, anzi, ha portato frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale di contenziosi tra Stato e Regioni autonome italiane.
Il portale Sardegna Ambiente permette di accedere a tutte le informazioni inerenti le tematiche ambientali e agli Enti regionali che se ne occupano.
Per le acque le suddivisioni sono inerenti la qualità, la quantità, il servizio idrico integrato e, soprattutto, gli strumenti di pianificazione. In ogni pagina un breve riassunto dei compiti e della normativa con la possibilità di scaricare le leggi di riferimento.
Interessante che la Regione abbia una sezione riguardante i cambiamenti climatici.
Sempre nell’ambito dei portali nel Sardegna Geoportale sono inseriti dati geografici con strumenti per la visualizzazione online dei dati cartografici, la ricerca e il download dei dati di rilevanza territoriale, come vincoli idrogeologici, vari piani. Vi è la possibilità di visualizzare e scaricare dati.
Il SardegnaCedoc è un sistema informativo territoriale che funziona sia da banca dati che da elaboratore per l’emissione dei giudizi sulle varie caratterizzazioni della qualità delle acque. Il database è organizzato in maniera tale da poter dare una serie di informazioni di supporto per una vera e propria caratterizzazione dei bacini idrografici (corpi idrici significativi e d’interesse).
Per garantire l’unitarietà della gestione delle attività di pianificazione, programmazione, regolazione nei bacini idrografici della regione è istituita dalla legge regionale n. 19 del 2006, art. 12, l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna quale direzione generale della Presidenza della Giunta. Ha la funzione di segreteria tecnico-operativa, di struttura di supporto logistico-funzionale dell’Autorità di bacino e di struttura tecnica per l’applicazione delle norme previste dalla direttiva comunitaria n. 2000/60/CE; a tal fine svolge compiti istruttori, di supporto tecnico, operativo e progettuale alle funzioni di regolazione e controllo proprie della Regione e realizza una attività di ricerca e sviluppo. In pratica è coincidente con l’Autorità di Bacino regionale, che opera in collaborazione con gli enti locali territoriali e gli altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nel bacino idrografico.
Alla pagina della pianificazione sono presenti e scaricabili tutti i documenti relativi al Piano di Bacino e tutti i piani approvati ad esso collegati.
Il servizio idrico integrato della Sardegna (S.I.I.) è un servizio pubblico essenziale somministrato in un unico ambito territoriale regionale.Il S.I.I. ha riunito, in applicazione della normativa nazionale di settore, in una gestione unica, le precedenti numerose gestioni. L’affidatario in house del servizio, ai sensi dell’art. 113, comma 5, lettera C) del D.Lgs. n. 267/2000 è la società ABBANOA s.p.a., risultato di una serie complessa di passaggi che dal mese di Gennaio 2005, ha dapprima condotto alla creazione di un consorzio tra i precedenti gestori, Ente Sardo Acquedotti e Fognature (E.S.A.F.), S.I.M. Cagliari, S.I.I.N.O.S. Sassari, Govossai Nuoro e diversi comuni in economia, denominato SIDRIS, e successivamente, dal 1° gennaio 2006, ha assunto l’attuale veste giuridica in sostituzione delle vecchie gestioni.
Un esaustivo sito con piani e programmi disponibili.
L’Ente acque della Sardegna, con sede a Cagliari in via Mameli n. 88, è l’Ente pubblico non economico strumentale della Regione, nato con la Legge regionale n. 19 del 2006, che gestisce il sistema idrico multisettoriale dell’isola rappresentato dall’insieme di tutte le opere di approvvigionamento idrico e di adduzione destinate ad alimentare, direttamente o indirettamente, più aree territoriali e diverse categorie di utenze (settore civile per l’uso potabile, quello irriguo, quello industriale) al fine della perequazione delle quantità e dei costi dei consumi.
L’Ente produce e fornisce acqua per i diversi usi (civile, irriguo e industriale) ai grandi utenti nel territorio regionale, in particolare:
L’Agenzia -Arpas, istituita con la legge n. 6 del 2006, è un’agenzia regionale che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e per la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati. L’Agenzia è l’organo tecnico che supporta le autorità competenti in materia di programmazione, autorizzazione e sanzioni in campo ambientale, a tutti i livelli di governo del territorio: la competenza tecnico-scientifica è la sua componente distintiva e qualificante. Esiste un web-gis essenzialmente orientato alla meteorologia.
Come scrive Il Sistema delle Agenzie Nazionali Nel 2021 Arpa Sardegna pubblica due rapporti strettamente connessi: Climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010 ed Elaborazione della climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010.
Il primo rapporto, svolto in collaborazione tra il Dipartimento Meteoclimatico di ARPAS e il Settore di Climatologia Operativa di ISPRA, descrive le attività realizzate per l’aggiornamento della climatologia della Sardegna per il trentennio 1981-2010, per mezzo di procedure di controllo e di elaborazione delle serie di dati storici di temperatura e precipitazione.
Il secondo rapporto descrive l’attività svolta dal gruppo di lavoro per l’aggiornamento della climatologia nel corso dell’anno 2019, durante il quale si è completata la raccolta, il controllo e l’integrazione delle serie di dati storici di temperatura e precipitazione provenienti dai due database, quello in dotazione al Dipartimento Meteoclimatico e quello fornito dal Servizio Idrogeologico ed Idrografico, i controlli di qualità dei dati nonché la produzione di un set preliminare di indicatori climatici per il trentennio 1981-2010.
I Consorzi di Bonifica presenti sul territorio sono numerosi, nonostante recenti accorpamenti:
Con la Legge Regionale 9/06 la gestione delle concessioni di derivazione d’acqua è suddivisa tra Regione e Province. La Regione rilascia la concessione per portate uguale o superiori a 10 l/sec, mentre le Province per le altre compresi gli usi domestici.
Le pagine dedicate sono le seguenti:
La Regione Calabria ai sensi della Legge regionale 22 giugno 2015, n. 14: ” Disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 aprile 2014, n.56” pubblicata sul Burc n. 42 del 24 giugno 2015 le funzioni relative alle concessioni ha avocato a se la gestione del demanio idrico.
Il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente ha in carico la gestione, tra l’altro, del demanio idrico tramite il settore dedicato, dove è reperibile anche la modulistica relativa.
DOCUMENTAZIONE TECNICA REGIONALE
GeoPortale della Regione Calabria
Sono inseriti dati ed informazioni riguardanti il territorio, anche scaricabili.
In attuazione della L. 61/94, la Legge della Regione Calabria n. 20 del 3 agosto 1999 ha istituito L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), che “opera per la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l’obiettivo dell’utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine dell’individuazione e rimozione dei fattori di rischio per l’uomo, per la fauna, per la flora e per l’ambiente fisico”.
Sito estremamente parco di informazioni, dati, pubblicazioni. La pagina del tema “acqua” contiene solo un elenco.
Con Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, pubblicata sul BURC n. 48 del 18 maggio 2017 è istituita l’Autorità Idrica della Calabria (AIC) , che è l’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato, nel territorio comprendente l’intera circoscrizione regionale.
L’AIC è un ente pubblico, rappresentativo della Città metropolitana di Reggio Calabria e dei Comuni della Calabria, e effettua l’esercizio delle competenze spettanti agli enti locali in materia di gestione delle risorse idriche.
L’AIC svolge le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato, nel rispetto delle determinazioni adottate dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico.
Il funzionamento dell’AIC è disciplinato dalle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 256 del 27/07/2015 e n. 461 del 12/11/2015.
La società di gestione del Servizio Idrico è la Sorical, società risorse idriche calabresi che, dal 2004, gestisce in concessione tutti gli impianti che l’ex Cassa per il Mezzogiorno ha trasferito alla Regione. Garantisce l’erogazione dell’acqua potabile a 363 Comuni, attraverso 6000 km di condotte, 900 serbatoi, 300 impianti di sollevamento; 13 impianti di potabilizzazione; 7 traverse di derivazione e 2600 nodi di erogazione. Due invasi: La Diga dell’Alaco, completata, dopo 40 anni, nel 2010 al servizio di quasi tutti i comuni del Vibonese. La Diga del Menta, che garantirà acqua potabile alla città di Reggio Calabria.
Sulla gestione delle fognature non è dato sapere. Sul sito c’è il vuoto assoluto.
L’Autorità di Bacino della Calabria, istituita a seguito della legge regionale n. 35 del 29 novembre 1996, fa parte del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale che comprende un territorio vasto comprendente più regioni e autorità di bacino.
I consorzi presenti sul territorio calabro sono numerosi: