Allarghiamo l’orizzonte: I canali di Torino

Fedele al tema del sito che si occupa di acque interne allargo l’orizzonte geografico e dalla Lombardia approdo in Piemonte proponendo un sito che si occupa dei Canali di Torino, un sito di storia idraulica torinese.

Torino, per lungo tempo, si giovò di una articolata rete d’acque che accompagnò lo sviluppo e le trasformazioni del territorio fino all’alba del XX secolo, quando venne rapidamente soppiantata dai mutamenti tecnologici e dal venir meno delle esigenze che l’avevano determinata. Le canalizzazioni artificiali  sussistono in parte dove mantengono funzioni irrigue, mentre in città rimangono labili tracce, o solo la memoria a memoria, e talora nemmeno quella. Lungo i canali, dunque, si sono svolte le vicende più antiche e precoci dell’industrializzazione torinese. Dei maggiori artefici, le fabbriche d’armi governative e gli opifici municipali, molto è stato detto; ma assai di più furono coloro che tentarono l’impresa, affrontando rischi e perdite elevatissimi, scomparendo senza lasciar traccia, o quasi, della loro intraprendenza.

La storia di una città contiene infinite storie: a quella dei canali e delle bealere, gli opifici e degli imprenditori della protoindustria torinese queste pagine vogliono rendere omaggio e testimonianza.

     Il sito prende in considerazione le canalizzazioni interne al perimetro urbano, a partire dal gran canale dei mulini di Dora e le derivazioni del circondario che attingevano, ed in parte ancora attingono, le loro acque dalla Dora Riparia. A queste si aggiungono icanale Ceronda, estratto dal torrente omonimo, e il canale Michelotti, il solo derivato dal Po.