L’ACQUA IN ABRUZZO
L’acqua (superficiale e sotterranea) è un bene di tutti e come tale non può essere sfruttata illimitatamente e senza l’autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte. Tutti i soggetti pubblici o privati che vogliono derivare acque pubbliche sul proprio terreno o sul terreno altrui, devono chiederne la concessione alla Regione Abruzzo ai sensi del Regolamento recentemente emanato dalla Regione Abruzzo con Decreto 17 agosto 2023, n. 2/Reg Art.5
Ferma restando la distinzione tra grandi e piccole derivazioni di cui all’art. 6 del r.d. 1775/1933, ai soli fini della individuazione della documentazione a corredo della domanda, le derivazioni sono classificate nel modo seguente:
a) derivazioni piccole e grandi da acque superficiali;
b) derivazioni piccole e grandi da acque sotterranee;
c) derivazioni piccole e grandi da acque sorgive;
d) derivazioni con impatto trascurabile;
e) derivazioni minime.
Come recita l’articolo 4 le competenze per i procedimenti concessori sono così ripartite :
a) Servizio procedente: il Servizio Genio Civile regionale, competente per territorio, demandato allo svolgimento delle seguenti attivita’:
1) istruttoria di tutti i procedimenti avviati su istanza di parte o d’ufficio disciplinati dal presente regolamento;
2) istruttoria e rilascio del provvedimento di concessione di prelievi di impatto trascurabile e di derivazioni minime e di tutti gli atti ad essa connessi (rinnovo, subentro, variante, decadenza, revoca, rinuncia), delle licenze di attingimento nonche’ dei provvedimenti di autorizzazione di cui agli artt. 48, 49, 50, 51 e 53;
3) verifica del rispetto degli obblighi del disciplinare di concessione;
b) Autorita’ concedente: il Servizio Demanio Idrico e Fluviale regionale demandato al rilascio del provvedimento di concessione, con esclusione dei provvedimenti di competenza del Servizio procedente di cui alla lettera a), e del provvedimento di autorizzazione di cui all’art. 46, nonche’ al rilascio di tutti gli atti ad essa connessi (rinnovo, subentro, variante, decadenza, revoca, rinuncia), previa istruttoria dei Servizi procedenti. L’Autorita’ concedente provvede, altresi’, alla definizione dei criteri per la determinazione dei canoni, del deposito cauzionale, del contributo idrografico, delle garanzie connesse alla concessione nonche’ alla cura di tutti gli introiti da essi derivanti, inclusi quelli delle spese di istruttoria.
2. Le derivazioni, le cui opere di adduzione e restituzione travalicano il confine di Provincia, sono istruite dal Servizio procedente competente per il territorio in cui ricade l’opera di captazione.
3. Nel caso di derivazione da corso d’acqua che costituisce confine provinciale, la procedura e’ istruita dal Servizio procedente competente per il territorio provinciale in cui ricadono le opere di captazione e distribuzione, d’intesa con il Servizio procedente del territorio provinciale confinante.
4. Nel caso di mancata stipula dell’intesa di cui al comma 3 nel termine di novanta giorni decorrenti dalla data di acquisizione della domanda, diviene competente l’Autorita’ concedente.
Uno degli strumenti a supporto della gestione della risorsa idrica è il Piano di Tutela delle Acque adottato nel 2010, mentre per fronteggiare i cambiamenti climatici la Regione ha iniziato un percorso che definisca il profilo climatico attraverso il progetto PACC Abruzzo – Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Infatti, il territorio abruzzese, a causa delle sue intrinseche caratteristiche orografiche, territoriali e socioeconomiche e della sua ubicazione, è una delle regioni dell’intero territorio italiano con la più alta vulnerabilità ai cambiamenti climatici. Ciò è dovuto al fatto che la regione è caratterizzata dalla più alta diversità climatica dell’Italia peninsulare, passando dal clima temperato-caldo della fascia costiera al temperato freddo dei maggiori rilievi appenninici. Inoltre è stato predisposto uno studio sulle risorse idriche suddivise per bacino essenzialmente orientato allo sfruttamento energetico.
La Direttiva Europea 2007/60/CE, recepita nel diritto italiano con D. Lgs. 49/2010, ha dato avvio ad una nuova fase della politica nazionale per la gestione del rischio di alluvioni, che il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) deve attuare, nel modo più efficace, che attua attraverso le autorità di bacino ed i distretti idrografici di cui parte.
Nella Regione Abruzzo si sono anche avviate le procedure per l’attuazione dei Contratti di Fiume.
GEOPORTALE E OPEN DATA
Esiste un geoportale da cui si scaricano carte tematiche che riguardano essenzialmente uso del suolo, agricoltura e cartografia di base. E’ presente anche una pagina con i links a tutti i geoportali in Italia con riferimenti anche esteri e alle reti GNSS, utile strumento di lavoro. Mentre nel portale Open data, ossia i dati disponibili per tutti i cittadini, ci sono le informazioni, tra l’altro, di quanta acqua viene erogata attraverso gli acquedotti.
DISTRETTI IDROGRAFICI ED AUTORITA’ DI BACINO
Il territorio abruzzese ricade nell’ambito del Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale e nell’ambito del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.

L’Arta, Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente della Regione Abruzzo, viene istituita con l’approvazione della Legge Regionale n. 64/98. La legge attua organicamente quanto disposto dalla L. n. 61 del 21 gennaio 1994, che, insieme all’istituzione dell’ANPA, – Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – provvede alla riorganizzazione dei controlli ambientali. Effettua monitoraggi e controlli sui temi ambientali tra cui le acque e sono disponibili tutti i rapporti prodotti.
Il Web-gis Arta, ossia la georeferenziazione di temi ambientali, ha una serie di layer tematici tra cui l’ubicazione dei punti di monitoraggio delle acque sotterranee e superficiali.

ENTE REGIONALE SERVIZIO IDRICO
L’organizzazione del Servizio Idrico Integrato è disciplinata dalla L.R. 12 aprile 2011, n. 9 “Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo” che al comma 5 dell’art. 1 individua un Ambito Territoriale Unico Regionale (ATUR) coincidente con l’intero territorio regionale. Di conseguenza si istituisce l’ente pubblico denominato Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato (ERSI), competente per l’ATUR. All’ERSI sono attribuite, ai sensi dell’art. 2, comma 186 bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, tutte le funzioni ed i compiti assegnati dalla L.R. 2/1997 e successive modifiche, dal D.lgs.152/2006 e successive modifiche e da altra normativa di settore, agli Enti d’Ambito soppressi.
Le società di gestione sono elencate in una pagina apposita.
CONSORZI DI BONIFICA
Consorzi di bonifica
- Centro – Bacino Saline – Pescara – Alento – Foro
- Interno – Bacino Aterno e Sagittario
- Nord – Bacino del Tronto – Tordino e Vomano
- Sud – Bacino Moro – Sangro – Sinello e Trigno
Consorzi di bonifica montana
CONCESSIONI
Disponibile la modulistica per procedere ad attivare il procedimento amministrativo per il rilascio della concessione.
I SERVIZI Servizio Tecnico Ambiente – Emissioni in Atmosfera e Servizio Acque – Scarico Acque Reflue SONO STATI TRASFERITI ALLA REGIONE ABRUZZO A FAR DATA DAL 1/4/2016.
non ci sono informazioni (aggiornamento 25 maggio 2025)
Tutto ciò che concerne l’uso delle risorse idriche come regolamenti, normativa è scaricabile qui.